Bando Aec: Anffas cerca il bandolo della matassa
Ostia - "Ci sono gravissime irregolarità nel bando Aec del X municipio espletato ad anno scolastico in corso e provvisoriamente aggiudicato il 14 novembre 2014 ma non ancora attivo. Per questo abbiamo deciso di fare un esposto alla Procura e speriamo di riuscire a fare chiarezza soprattutto per i nostri operatori che danno l'anima per il bene dei nostri assistiti.” Con queste parole oggi i dirigenti dell'Anffas Ostia hanno sottolineato il loro disappunto sulle irregolarità e difformità riscontrate nel bando sul servizio di assistenza educativa e culturale per l'integrazione sociale degli alunni con disabilità del 2012 dapprima sospeso per il bilancio di Roma Capitale non approvato e poi sospeso nuovamente pochi giorni dopo lo scandalo dell'operazione "Mondo di mezzo". Una situazione di limbo dunque per gli operatori di Anffas che come ha tenuto a sottolineare il presidente Ilde Plateroti lavorano al servizio dei bambini lontano da ogni forma di corruzione, impegnandosi quotidianamente per il benessere delle proprie famiglie.
Immediata la risposta dell'assessore al welfare e salute del X Municipio Emanuela Droghei: “In riferimento alla conferenza stampa tenuta dall’Anffas Ostia onlus in data odierna, vorrei precisare che il X Municipio, con direttiva annunciata nella conferenza stampa da me tenuta il 5 dicembre, ha disposto la sospensione di tutte le procedure negoziali attualmente in corso, tra le quali figura anche il bando AEC che stava per essere affidato fino a giugno 2015. Era e resta intenzione di questa amministrazione, come più volte ribadito nel corso di incontri specifici, garantire il prolungamento del servizio dedicato ai ragazzi disabili con un bando che – compatibilmente alle risorse di bilancio – possa prendere in considerazione un periodo più lungo di svolgimento. Spiace constatare che il tema AEC, da me affrontato anche nelle ultime settimane di fronte agli operatori di settore e ai sindacati, sia diventato oggetto di una strumentalizzazione che mette in dubbio l’operato della Commissione Aggiudicatrice del bando che, come è noto, non è composta da organi politici ma da personale amministrativo. Come è altrettanto noto, per ogni bando pubblico può essere effettuato ricorso alle autorità competenti. Invito Anffas a procedere, qualora lo ritenesse opportuno, consapevole che gli uffici dei Servizi Sociali che hanno predisposto il bando AEC stanno dando seguito all’accesso agli atti per dimostrare la legittimità della procedura”.
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