Roma - I dati Bankitalia relativi al calo dei prestiti delle banche a famiglie e imprese sono molto meno favorevoli se focalizzati solo sulle microimprese. Infatti – afferma Comitas, associazione delle piccole e micro imprese italiane - cominciando dai tassi d’interesse, la realtà è che raramente alle microimprese viene applicato un tasso d’interesse sui prestiti inferiore al 7%, cioè il doppio della media ufficiale, con punte vicine alla soglia usuraria.

 

 

I prestiti concessi dalle banche alle piccolissime attività sono scesi quasi del 10%, considerando anche gli affidamenti ridotti e quelli revocati, molte volte senza apparente valido motivo.

 

 

Minore credito a maggior costo indebolisce l’energia imprenditoriale – prosegue Comitas – con l’aggravio dei tempi di pagamento che si allungano soprattutto a danno dei più piccoli, mentre sul fronte degli incagli le microimprese rappresentano una percentuale maggiore alla media.

 

 

Una situazione che continua a peggiorare anche perché non fa notizia: infatti i casi evidenziati dai media vengono strumentalizzati in chiave di polemica politica e non sfociano in iniziative concrete di proposta e d’intervento – conclude Comitas.