Di Lorenzo Nicolini

Saranno Milano e Napoli a giocarsi lo scudetto 2009 per la Serie A Enel. Una sfida che sa tanto di anni 80. In campo, infatti, ci sarà ancora un Diego Armando Maradona. Diego Junior è la stella del Napoli che è arrivato imbattuto alla finale, così come Milano. La giornata di semifinali ha vissuto di forti emozioni con Milano-Viareggio. La partita è stato il il remake della finale di Coppa Italia Enel 2009. Il team di Panizza quest’anno non è intenzionato a lasciare nulla per strada e così ha fatto. Milano e Cavalieri del Mare, sono la storia del campionato italiano di beach soccer avendo conquistato quattro (due per parte) dei cinque scudetti assegnati da quando questa disciplina è passata sotto l’egida della Figc con la Lega Nazionale Dilettanti. I milanesi si sono portati subito avanti nel risultato grazie alle giocate di Bruno e Benjamin davanti, così come quelle di Fumagalli, Rasulo e Zanini in difesa. La gara è stata lunga e molto più equilibrata di quello che il risultato indicherebbe, grazie agli spunti del capocannoniere della Serie A Enel: il portoghese Madjer. Ma nel momento più difficile del match, con Viareggio che si è rifatta sotto pericolosamente, sono Amarelle e Ahmed a chiudere definitivamente il match. Contro i rossoneri, in finale va la sorpresa Napoli: i partenopei di Maradona Jr, matricola della Serie A Enel, hanno completato una rincorsa iniziata da Catania, prima tappa eliminatoria, proseguita a San Benedetto del Tronto, poi a Latina e poi ora stanno dominando anche qui ad Ostia. La seconda semifinale, ha premiato la concretezza del Napoli, trascinato dai soliti Franceschini, Hilaire e Tiberi vero e proprio beniamino di casa. Maradona Jr è rimasto in panchina per l’infortunio patito ieri e farà di tutto per esserci oggi. Imbrigliata la coppia Jorginho – Anderson, il Napoli è stato cinico e fortunoso. Nella prima semifinale 5°-8° posto, un MG Media Eboli mai domo vince contro Catania a 12’’ dalla fine dell’extra time una partita tirata e spettacolare, terminata alla fine dei 32’ regolamentari sul risultato di 5-5. Nell’altra semifinale di consolazione, il Cervia riscatta la deludente prestazione contro il Terranova Terracina, vincendo, contro la Coil Lignano Sabbiadoro. A decidere l’incontro è il solito Juninho che segna il suo terzo gol personale a pochi secondi dal termine della gara. I friulani, infatti, pagano come spesso è accaduto durante questa stagione la loro sterilità offensiva, complice anche l’assenza di bomber Esposito infortunato. Domani quindi la finale 7°-8° posto sarà la rivincita della finale di Supercoppa, disputata giovedì 13 agosto, che ha registrato la vittoria dei siciliani del Catania.

Le gare:

Terranova Terracina – Napoli 3-4 (0-1, 2-2, 1-1) Terranova Terracina: Spada, Frainetti, D’Amico, Feudi, Parolisi, Francois, Anderson, Jorginho, Palmacci, Pepe. All. Del Duca

Napoli: Salguero, D’Auria, Di Maio, Franceschini, Esposito, Palma, Lopez Hilaire, Maradona jr., Tiberi, Capuano. All. Amorosetti.

Arbitri: Melfi di Vasto e Balconi di Sesto San Giovanni.

Marcatori: nel pt 9’ Franceschini (N); nel st 2’ Hilaire (N), 6’ Tiberi (N), 7’ Feudi (T), 11’ Palmacci (T); nel tt 6’ Palma (N).

Napoli bissa in semifinale la vittoria ottenuta all’esordio in campionato contro terracina, ma stavolta la posta in palio è ben più alta,perché partenopei conquistano il diritto a giocarsi la loro prima finale scudetto, domani a Ostia contro il Milano. Dal calcio d’avvio Jorginho trova subito lo specchio della porta, ma sulla linea salva di testa Franceschini, poco dopo Palmacci spara in diagonale dalla destra, palla a lato. Sull’altro fronte, piazzato dalla propria area di Palma respinto di pugno da Spada, che sul fallo laterale seguente devia in corner una rovesciata di Tiberi. Al 6’ assist millimetrico dalla distanza di Jorginho per Anderson che da due passi spara su Salguero. Serve però un’incredibile rimpallo per sbloccare il match, e l’episodio è favorevole al Napoli: Franceschini si disimpegna in palleggio e scarica un destro dai 25 metri che rimbalza davanti a Spada, sbatte sul palo e si infila poi sul lato opposto. E’ il solito Napoli che concretizza al massimo le occasioni che crea e al 2’ del secondo parziale piazza anche il 2-0: Hilaire va in progressione sulla destra, arresto e tiro, palla a girare all’incrocio dei pali opposto, nulla può Spada. Il tris arriva nel giro di 4’: Salguero rilancia sul petto di Tiberi che controlla e rovescia in rete con una bordata delle sue. Terracina al tappeto? Sembrerebbe di sì, ma Feudi prima e Palmacci poi provano a tenere aperta la speranza: al 7’ destro al volo ad incrociare del centrocampista su assist di Anderson che si infila a fil di palo, all’11’ piazzato dell’attaccante poco fuori il limite dell’area, tiro centrale su cui Salguero non riesce a ribattere. Si va al secondo riposo con il Terracina a -1. Napoli di nuovo vicina al gol in avvio di ultimo tempo, quando Spada salva i suoi almeno in tre occasioni. Al 1’ ripartenza di Tiberi che calcia da metà campo con Francois che si immola in scivolata per ribattere, la palla si impenna e scavalca Spada, che però con un balzo all’indietro riesce a stoppare di pugno, poi Anderson perfeziona riappoggiando al proprio portiere. Dopo un tentativo a lato di Palmacci, è ancora Spada a salvare i suoi, deviando in angolo il destro ravvicinato di Hilaire (3’), ripetendosi poco dopo su Tiberi, bravo a rubare palla a Francois e angolare un rasoterra su cui però il portiere terracinese arriva in due tempi. Non può nulla, però, il Spada al 6’, quando Palma spara da metà campo, dopo l’anticipo di Di Maio su Palmacci, destro deviato da Francois e palla che si infila velenosa a fil di palo. Jorginho impegna al 10’ su piazzato Salguero, che ribatte, Tiberi spreca in contropiede la palla del definitivo ko, ancora Jorginho ci prova dal limite con il portiere argentino che manda in angolo, Palmacci di testa sfiora la traversa, Anderson calcia su Salguero dopo l’assist di Palmacci, poi a 37” dalla fine Francois su tiro libero chiama ancora alla respinta il portiere argentino e Palmacci sigla in scivolata il tap in vincente. Gara riaperta, ma a quel punto non c’è più tempo per cambiare il destino di un Terracina costretto anche quest’anno a sbattere sul muro delle sue delusioni. Mvp: Hilarie

************************* MILANO – CAVALIERI DEL MARE VIAREGGIO 5–2 (3-0, 0-1, 2-1) Milano: Rasulo, Casarsa, Bruno, Nico, Biasini, Ahmed, Zanini, Amarelle, Benjamin, Fumagalli. All. Panizza.

Cavalieri del Mare: Samsa, Leghissa, Galli, Fruzzetti G., Alan, Madjer, Carotenuto, Belchior, Posado, Bruno. All. Hernani.

Arbitri: Caruso di Lanciano e Pungitore di Reggio Calabria.

Marcatori: nel pt 3’ Benjamin (M), 3’ Bruno (M), 6’ Benjamin (M), nel st 10’ Madjer (V), nel tt 1’ Madjer (V), 6’ Amarelle (M), 8’ Ahmed (M).

La partita dell’anno, in molti l’hanno definita così, si apre con un acuto di Benjamin che, largo sulla sinistra, buca le mani a Bruno con un destro micidiale. Nemmeno il tempo di esultare che, dalla parte opposta, il Bruno del Milano lascia partire un diagonale imprendibile per l’estremo difensore viareggino. I Cavalieri del Mare sbandano, l’uno-due dei lombardi è un colpo durissimo al quale rispondono con un tiro a lato di Alan ma è troppo poco, anche perché al 6’ ci pensa ancora Bejamin su punizione a guadagnarsi la sua bella dose di applausi per il gol che vale il tris rossonero. La gara è vibrante, anche in fase difensiva le due formazioni riescono a dare spettacolo, soprattutto Fumagalli si danna l’anima per neutralizzare più occasioni possibili agli avanti avversari. Ad inizio ripresa Madjer fa tremare il palo alla destra del portiere milanese, poi il Milano risponde con un colpo di testa di Benjamin di poco alto sopra la traversa su assist pregevole del compagno di nazionale Bruno. Al 7’ Cavalieri del Mare pericolosi prima con Madjer, il cui tiro è respinto da Casarsa, poi con Galli che impegna Rasulo su punizione. Spettacolo poco dopo con il portoghese Madjer protagonista che rovescia nella porta milanese dove c’è proprio Rasulo che riesce a deviare in tuffo. Il gol del Viareggio però è nell’area ed è proprio il numero sette viareggino a bucare la porta avversaria con un tiro di sinistro al volo su assist di Belchior, che 30’’ dopo spedisce in tribuna un calcio da fermo dal limite dell’area. Milano in avanti all’11’ con Amarelle che intercetta in volo un pallone che spedisce di poco sopra il montante. L’ultima frazione si apre con un colpo di testa di Nico, che non è proprio la sua specialità, comunque insidioso. Ma sul capovolgimento di fronte Viareggio può usufruire di un calcio di rigore fischiato per fallo di mano di Fumagalli e Madjer accorcia le distanze. I milanesi reagiscono al 3’ con un’accelerazione travolgente di Benjamin, che supera in velocità due avversari, culminata con una parata da campione di Bruno. Botta e risposta al 5’ con Madjer che si vede parare dall’ottimo Zanini la punizione fischiata per un discusso doppio retropassaggio ed Amarelle che manda di poco alta la rovesciata dal limite dell’area. Lo spagnolo si rifà poco dopo segnando di petto il gol dell’allungo milanese (4-2). La parola fine la scrive capitan Ahmed all’8’ con un’azione che è un concentrato puro di tecnica e potenza: largo sulla destra si accentra tornando in posizione di tiro e lascia partire un sinistro micidiale che s’insacca dietro le spalle di Bruno. Ormai la vincitrice della Coppa Italia 2009, il Milano, ha la partita in pugno, non resta altro che far scorrere i secondi che la separano dalla finale scudetto, per continuare ad inseguire quel tricolore che le manca dal 2007. Mvp: Benjamin