BEACH SOCCER: MILANO, TERRACINA, VIAREGGIO E NAPOLI IN SEMIFINALE
Di Lorenzo Nicolini
Ancora grande spettacolo, all'Agos Beach Stadium di Ostia. Ieri si sono disputati i quarti di finale. Le partite, al di fuori di Cervia-Terracina mai in discussione, sono state tutte tirate e già due squadre blasonate hanno salutato il sogno tricolore. Infatti sono la Coil Lignano Sabbiadoro, vincitrice dell'ultima Coppa Italia e la Ragazzini Generali Catania, campione in carica, le due vittime illustri dei quarti di finale. Oggi pomeriggio iniziano le semifinali nel pomeriggio: Milano-Viareggio (ore 16:00) e Napoli-Terracina (ore 17:15).
Le gare:
MILANO - MG MEDIA EBOLI 8-6 (3-1, 4-1, 1-4)
Milano: Rasulo, Casarsa, Bruno, Nico, Borella, Amarlle, Zanini, Polastri, Benjamin, Fumagalli All.Fabio Panizza
Eboli: Mazzone, Panico, Duda, Di Luca, Forte, Rui Mota, Natsri, Di Mieri, Uliano, D'Elia All. Modesto Mangieri
Arbitri: D'Attanasio di Lanciano, Mattìoli di Isernia
Marcatori: nel pt 4' Benjamin (M), 7' Bruno (M), 8' Rui Mota (E), 9' Benjamin (M); nel st 2' Polastri (M), 4' Bruno (M); 5' Nastri (E), 10' Bruno (M), 12' Benjamin (M); nel tt. 4' Duda (E), 6' Casarsa (M), 7' Di Luca (E), 9' e 10' Di Mieri (E)
Note: Ammoniti: Forte (E) al 4' pt.
La tre giorni di Final Eight si apre con lo scontro tra Milano ed MG Eboli. Sulla carta non ci dovrebbe essere partita, ma il calcio è strano figuriamoci quello sulla sabbia. Milano, imbattuta in stagione regolare, soffre all'inizio ma dopo 6 minuti Benjiamin guadagna un fallo dubbio sulla tre quarti. Lo stesso brasiliano si incarica del tiro e trasforma con un missile terra aria sotto la traversa. Eboli non ci sta. Un minuto dopo Nastri ha la palla buona per l'1-1, ma la sua conclusione è senza fortuna: traversa. Gol mangiato, ogl fatto e al 7' arriva il raddoppio di Bruno, perfettamente servito dallo spagnolo Nico. Eboli però non ne vuole sapere di mollare e continua il botta e risposta. Sessanta secondi più tardi arriva il meritato gol dei campani con uno splendido esterno destro di Rui Mota. Lo stesso numero nove di Eboli commette poi un ingenuo fallo di mano, ma Benjamin sbaglia tutto calciando fuori un tiro libero da posizione molto ravvicinata. Il brasiliano si riscatta al 9', sfrutta un errore di Di Luca e con una splendida rasoiata che vale il terzo gol di Milano. Nella ripresa arriva anche il quarto gol con Polastri che al 2' trova la gloria personale con la complicità della sabbia che alza il pallone sopra lo sfortunato Mazzone. Passano due minuti e Bruno trova la doppietta con un destro maligno dalla distanza. Eboli non si arrende e grazie al suo capitano Nastri accorcia le distanze al 5'. Al 10' si vede Amarelle, il nazionale iberico si beve un avversario e calcia verso la porta trovando la pronta risposta di Mazzone, ma sul calcio d'angolo seguente arriva il sesto gol dei biancorossi, ancora a segno con Bruno. Eboli continua a subire gli assalti di Milano e solo sporadicamente si affaccia dalle parti di Rasulo con il solito Nastri. A cinque secondi dal riposo i campani vengono ancora puniti da Benjamin e si va all'intervallo sul parziale di 7-2. I giocatori dell'MG Eboli non si demoralizzano e tornano in campo determinati a cercare una rimonta incredibile quanto improbabile: dopo ripetuti tentativi il gol arriva al 4' con Duda che supera Rasulo in uscita. Milano non vuole correre rischi e a metà tempo ristabilisce le distanze con Casarsa. I salernitani però si fanno di nuovo sotto: al 7' Di Luca fa centro con una splendida rovesciata che vale il quarto gol della squadra in maglia blu, due minuti dopo Di Mieri trasforma un tiro libero e poi realizza la sua doppietta grazie a una papera di Rasulo. Eboli sotto di due reti a centoventi secondi dal termine, il pubblico dell'Agos Beach Stadium si infiamma, ma Milano rallenta sapientemente i ritmi tenendo palla e lasciando scorrere il cronometro fino al fischio finale. Mvp: Benjamin
CAVALIERI DEL MARE VIAREGGIO - RAGAZZINI GENERALI CATANIA 7-6 (2-4, 3-1, 2-1)
Cavalieri del Mare: Bruno, Posado, Samsa, Carotenuto, Fruzzetti G., Alan, Belchior,Galli, Leghissa, Madjer.
Catania: Bua, Caruso, Miceli, Juninho, Platania, Condorelli, Fazio, Papaserio, Tedeschi, Bosco.
Arbitri: Polito di Aprilia e Cappiello di Battipaglia.
Marcatori: nel pt 2' Condorelli (Ct), 3' Madjer (C), 5' Belchior (C), 6' Platania (Ct), 7' Tedeschi (Ct), 9' Miceli (Ct), nel st 1' Madjer (C), 9' Juninho (Ct), 11'Galli (C), nel tt 2' e 8' Belchior (C), 9' Juninho (Ct), 9' Belchior (C).
Note: Ammoniti: Bruno, Fruzzetti G., Alan e Belchior (C), Condorelli e Tedeschi (Ct).
Nettamente la partita più emozionante della giornata. Il Catania, senza Stankovic, Mo e Mosca, si presenta con una formazione rimaneggiata. Partenza lanciata per i catanesi che sorprendono con un guizzo di Condorelli al 2' la retroguardia toscana. Il numero dieci rosso azzurro lascia partire un diagonale preciso dalla sinistra che non ha lasciato scampo a Bruno ed ha mandato in visibilio la torçida siciliana. Il vantaggio del team di Belluso, che oggi sconta l'ultima giornata della sua lunga squalifica, dura poco più di 1' perché il portoghese Belchior calcia su punizione dalla trequarti un bolide che piega le mani a Bua. Il Catania però non si scompone e con Bosco tenta la conclusione dal limite ma la mira è troppo alta. La risposta dei viareggini è più concreta, ci pensa Madjer infatti a spellare le mani del pubblico presente mettendo a segno il gol del sorpasso con una rovesciata strepitosa. I campioni d'Italia in carica della Ragazzini Generali non si scompongono e rimettono subito in parità l'incontro con un uno-due micidiale che porta la firma di Platania (sul suo tiro non è esente da colpe l'estremo difensore dei Cavalieri del Mare) e Tedeschi (che potente e preciso dalla trequarti). Il Viareggio si riporta in avanti, ma sono sempre i catanesi a risultare più pericolosi, soprattutto quando, a 3'dal riposo, Miceli s'inventa un gol pazzesco deviando in rete di tacco un rinvio lungo del suo portiere. Lo stadio è in visibilio, così come la panchina rosso azzurra che entra in campo a festeggiare uno dei gol più belle del campionato italiano di beach soccer. Ristabilita la tra tranquillità in campo ci prova Belchior dalla distanza, ma il suo tiro è respinto da un generoso Platania sulla linea di porta. Le squadre raggiungono la sosta sul risultato di 4-2 in favore del team siciliano, ma ad inizio ripresa Madjer pesca l'angolino basso alla sinistra del neo entrato Caruso ed accorcia le distanze per i viareggini. Il portiere rossoazzurro diventa protagonista poco dopo con una parata da campione in tuffo sempre su tiro della stella lusitana. Il ritmo, rispetto alla prima frazione, cala visibilmente, ma le occasione da gol non mancano grazie a Belchior, che alza troppo la sua conclusione davanti alla linea di porta, e Juninho, che si libera con una finta di corpo del diretto avversario per poi calciare centralmente addosso a Bruno. Per muovere ancora il risultato bisogna aspettare il 7' quando Madjer capitalizza al massimo un errore dei catanesi che regalano letteralmente una punizione all'altezza della metà campo. Ci vuole un altro campione al Catania per guadagnare l'ennesimo vantaggio, Juninho lo capisce al 9' quando brevetta un tiro rasoterra dal limite che trafigge l'estremo difensore avversario. Prima del termine c'è tempo per un'altra emozione targata Vareggio, stavolta è Galli a trovare il varco giusto con un tiro da fuori area che supera il pur bravo Caruso. Ad inizio terzo tempo Belchior firma il sorpasso toscano con un tocco ravvicinato che spiazza Bua. Ancora i Cavalieri del Mare pericolosi al 6' con Leghissa che svetta più alto di tutti, ma il pallone esce sul fondo di qualche centimetro. In gol ancora una volta i toscani con Belchior che sembrano avere in mano il match, ma al 9' tiene in vita il Catania il solito Juninho che si allarga sulla sinistra e lascia partire un diagonali imprendibile. L'ultimo brivido lo regala ancora Juninho che colpisce la traversa con un pallonetto da metà campo. Ma la gara è segnata ed i campioni d'Italia, dopo aver centrato la vittoria nella Supercoppa di Lega Enel, sono costretti a dire addio al sogno di confermarsi sul trono di campioni d'Italia. Mvp: Belchior
CERVIA - TERRANOVA TERRACINA 2-9 (1-2, 1-4, 0-3)
Cervia: Pagani, Rindone, Staffa, Livon, Juninho, Neumann, Fernando Ddi, Valtolini,Di Marco, Della Torre. All. Sabalino.
Terranova Terracina: Spada, Parolisi, Frainetti, D'Amico, Feudi, Francois, Anderson, Jorginho, Palmacci, Pepe. All. Gallo
Arbitri: Cascone di Ragusa e Crispino di Catanzaro.
Marcatori: nel pt 2' Francois (T), 2' Juninho (C, rig), 11' Anderson (T); nel st 1' Palmacci (T), 2' Feudi (T), 3' Palmacci (T), 6' D'Amico (T), 10' Juninho (C); nel tt 3' Anderson (T), 7' Palmacci (T), 9' aut. Livon (T).
Note: ammoniti Juninho (C), Pepe (T).
Vittoria netta del Terranova Terracina che annienta il Cervia 9-2 e conquista la sua terza semifinale scudetto consecutiva. Lo 0-0 iniziale dura solo 2'23": Jorginho imposta sulla sinistra, appoggia al centro per François, pallonetto per Palmacci, assist di petto per l'inserimento del francese che spedisce sotto l'incrocio; primo affondo del Cervia alla ripresa del gioco e Juninho si procura un rigore generoso concesso da Cascone per un contatto molto dubbio con Palmacci che lo stesso brasiliano del Cervia trasforma con un bolide per l'immediato 1-1. Poi il parziale vive di tentativi personali che esaltano le doti dei due portieri: Anderson ci prova su punizione centrale (5') ma trova pronto Della Torre che si allunga e smanaccia, Juninho centra l'incrocio dei pali con un sinistro dalla linea laterale che si impenna velenosamente sulla sabbia (8'), poi Spada (9?9 salva due volte ancora sul brasiliano, ribattendo prima un piazzato da centrocampo, poi alzando d'istinto il successivo tentativo del n.7 romagnolo e François chiude il botta e risposta con un destro dalla distanza che Della Torre alza in corner (10'). A 20" dalla fine del primo periodo, però, Terracina torna avanti: fallo su Anderson in ripartenza dalla propria area, destro schiacciato a terra, palla che rimbalza davanti a Della Torre e lo scavalca. Allungo dei biancazzurri nei primi 3' della seconda frazione: dopo 35" dall'avvio Feudi imposta il gioco centralmente in palleggio, assist sulla corsa di François a destra, conclusione al volo in diagonale, Pagani non trattiene e Palmacci si avventa in rovesciata sulla palla spedendola in rete. Un altro minuto e Feudi va in dribbling e spedisce all'incrocio dal limite, al 3' Palmacci si inventa un rasoterra millimetrico dei suoi da centrocampo che frutta il 5-1. Il Cervia è annientato e non riesce a reagire, anzi rischia più volte (soprattutto quando Anderson calcia a lato da solo davanti a Pagani), poi al 6' subisce anche il sesto schiaffo, quello che D'Amico infierisce di destro a fil di palo. Juninho prova a svegliare il Cervia in chiusura di tempo, infilando il gol che riporta a -4 i suoi, ma l'inerzia del match è tutta per i ragazzi guidati in panchina da Simone Gallo: al 3' dell'ultimo tempo è ancora "Cacciavite" Anderson a far saltare il pubblico terracinese con una rasoiata dal limite della propria area, fronte destro, che si insacca all'incrocio dei pali, al 7' Palmacci infila di nuovo il povero Della Torre su una punizione dalla media distanza, e poco dopo Livon devia nella propria area un cross di Palmacci per l'impietoso 9-2, risultato più netto di questa prima giornata. Mvp: Palmacci
COIL LIGNANO SABBIADORO - NAPOLI 3-6 (0-1, 2-3, 1-2)
Coil Lignano Sabbiadoro: Fabro, Torres, Sguazzin, Buso, Scherf, Esposito, Sousa, Ze Maria, Dri, Del Mestre. All. Luca Della Negra
Napoli: Salguero, D'Auria, Di Maio, Franceschini, Esposito C., Palma, Hilaire, Maradona, Tiberi, Capuano. All. Ciro Ambrosetti
Arbitri: Castaldi di Termoli, Valgiusti di Forlì
Marcatori: nel pt 5' Maradona (N); nel st 2' Esposito L), 2' Maradona (N), 4' Esposito (L), 6' Tiberi (N), 10' D'Auria (N); nel tt 2' Sousa (L), 6' Franceschini (N), Di Maio 12' (N).
Note: Ammoniti nel tt 2' Maradona (N), 6' Esposito
La prima giornata della poule scudetto si chiude con il quarto di finale tra la Coil Lignano Sabbiadoro di Esposito e il Napoli di Diego Maradona Jr. Nei primi minuti le squadre non affondano i colpi, si fa notare solo "bomber" Esposito che al 3' si invola sulla fascia sinistra e con un bel diagonale impegna Salguero. La risposta del Napoli arriva al 5' con il gol di Dieguito che porta in vantaggio i suoi trasformando un tiro libero. I campani continuano ad attaccare alla ricerca del raddoppio che non arriva, al 10' la botta dalla distanza di Franceschini si stampa sulla traversa. Stesso destino per la splendida rovesciata del numero nove friulano Esposito, poi il pallone rotola verso i piedi di Sguazzin che fallisce clamorosamente un facile tap-in. Al 2' minuto della ripresa Franceschini entra scomposto su Esposito, il nazionale italiano non si fa pregare e realizza il tiro libero riequilibrando il risultato. Il pareggio dura poco, neanche il tempo di esultare che Maradona sorprende Fabro con una conclusione all'incrocio dei pali. La partita continua senza attimi di pausa: il Napoli ha una manovra più corale, mentre la Coil vive dei guizzi di Esposito. Ed è proprio lui che al 4' porta di nuovo la sua squadra sul pari. In avanti Tiberi lotta come un leone, ci tiene a fare bella figura di fronte al pubblico della sua città natale, ed alla metà esatta del secondo tempo i suoi sforzi vengono ripagati con un gol, campani avanti 3-2. Il Napoli non si ferma ed al 10' aumenta il distacco con D'Auria che di testa in tuffo supera Fabro. A venti secondi dal termine la Coil potrebbe accorciare diminuire il divario, ma Ze Maria, perfettamente assistito da Sousa, si divora una palla gol lisciando il pallone di fronte alla porta sguarnita. Il terzo ed ultimo tempo si apre con la marcatura di Sousa che riscatta il precedente errore, realizzando un tiro libero concesso per fallo di Maradona. Ancora Sousa impegna Salguero con una bordata dalla distanza, ma il portiere argentino è attento. Al 6' è Franceschini a ristabilire le distanze con una bomba sotto la traversa che non lascia scampo a Del Mestre. Il Napoli vuole chiudere il match: Di Maio ci prova quasi dalla sua porta, ma Del Mestre risponde da par suo con un tuffo che fa la gioia dei fotografi. Poi tocca a Hilaire far venire i brividi ai tifosi della Coil, ma il suo rasoterra esce di pochi centimetri. I friulani tentano il tutto per tutto riversandosi in attacco, ma gli azzurri chiudono definitivamente i conti con Di Maio che trasforma un calcio di rigore per il 6-3 finale. Mvp: Diego Maradona Jr