Roma - Dopo i pranzi di Natale insieme ai poveri – ai quali hanno partecipato oltre 200mila persone in tutto il mondo – e le feste, nei giorni scorsi, in numerose carceri italiane, la Comunità di Sant’Egidio vive oggi, mercoledì 6 gennaio, a Roma una “Befana solidale”. Diverse le iniziative con senza dimora, anziani e immigrati, tra cui due in particolare.


PONTE GALERIA - Alle 16, al Cie di Ponte Galeria, vicino Roma, si svolgerà una festa accompagnata da alcuni piatti tipici dei Paesi di origine dei migranti presenti nel centro (soprattutto della Nigeria) e regali personalizzati.


MENSA DI VIA DANDOLO - Sempre a partire dalle 16, nella mensa dei poveri di via Dandolo 10, un gruppo di cuochi ungheresi dell’associazione “Iz Vadàszok” (“cacciatori di gusti”), cucinerà per tutti gli ospiti all’insegna di una solidarietà che vuole essere sempre più l’anima dell’Europa.


PAOLO IZZO - "In greco antico il verbo epifàino significa 'mi rendo manifesto', da cui deriva il sostantivo epifàneia, che la Chiesa cattolica ha poi assunto per indicare l`apparizione della divinità di Gesù ai comuni mortali. Con una intenzione più laica, ho scelto proprio il giorno dell`Epifania per andare a visitare, insieme con altri compagni, le madonne recluse nella sezione femminile del carcere di Rebibbia, qualche volta persino con i loro piccoli cristi, dietro le sbarre fino all`età di tre anni e poi affidati a eventuali parenti", annuncia in una lettera pubblicata da 'Il Foglio' lo scrittore Paolo Izzo, che oggi visita - assieme ai Radicali Maria Laura Turco, Franco Giacomelli e Fabrizio Fabi - la sezione femminile del carcere di Rebibbia a Roma.


VISITE NELLE PRIGIONI - "Rispetto agli anni scorsi - prosegue - i Radicali hanno intensificato le visite nelle prigioni di tutta Italia, forse proprio per 'rendere manifesto' che lo Stato italiano continua ad avere gravi problemi nella amministrazione giudiziaria e penitenziaria e che stavolta i Re Magi istituzionali non potranno limitarsi ai loro doni simbolici, ma inutili e alle solite buone intenzioni".


LE RICHIESTE - "Le nostre richieste - conclude il radicale Paolo Izzo - sono molto più ambiziose, appunto Radicali: cessazione immediata delle violazioni dei diritti umani e della irragionevole durata dei processi, amnistia e indulto, transizione verso lo Stato di diritto e riconoscimento di un nuovo diritto alla conoscenza. Forse non abbiamo molta speranza che si realizzino a breve, ma cerchiamo ostinatamente, come chiede spesso Marco Pannella, di 'essere' speranza".