Beni confiscati: dal sequestro al riscatto sociale. Al Campidoglio il Forum cittadino
Di Redazione il 05/04/2025
Un’occasione di confronto tra istituzioni, associazioni e cittadini per fare il punto su progetti in corso, nuove acquisizioni e percorsi formativi. Tra gli intervenuti l’assessora del X Municipio Denise Lancia
Roma - Si è svolto nella mattinata di venerdì 4 aprile, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, il “Forum cittadino” sui beni confiscati alla criminalità organizzata, promosso dall’Assessorato al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale. L’assemblea, a pochi giorni dalla Giornata nazionale della memoria e dell’impegno del 21 marzo scorso, ha rappresentato un momento importante di confronto tra amministratori, operatori e realtà associative impegnate nella gestione e valorizzazione sociale dei beni confiscati.
Tra gli intervenuti al Forum cittadino l’assessora del X Municipio Denise Lancia
Dopo i saluti istituzionali, sono intervenuti: il Consigliere del Sindaco per la legalità Francesco Greco, Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, Maria Rosaria Laganà, il Capo dell’Area Sicurezza e Legalità di ANCI, Antonio Ragonesi, la Presidente del Municipio II, Francesca Del Bello, l’Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute, Barbara Funari e Denise Lancia, Assessora Politiche sociali e Pari opportunità - Municipio X.
I principali progetti per l’assegnazione di immobili da destinare a finalità sociali
Durante i lavori sono stati illustrati i principali progetti avviati da Roma Capitale, tra cui la recente delibera n.49/2025 che evidenzia l’interesse del Comune per l’acquisizione di nuovi beni - tra cui la sede attuale di Differenza Donna e il terreno annesso alla palestra della legalità di Ostia – e gli avvisi pubblici per l’assegnazione di immobili da destinare a finalità sociali. Presentati anche gli aggiornamenti del geoportale “Atlante” e le attività del Forum nei suoi due laboratori tecnici.
L’elenco dei beni confiscati: circa 150, l’80% destinati a scopo sociale
In occasione del Forum, è stato pubblicato online, sul sito di Roma Capitale, l’elenco dei beni confiscati ora parte del patrimonio di Roma: circa 150, di questi beni l’80% sono stati già assegnati, la destinazione d’uso resta quasi sempre a scopo sociale.
Cosa è emerso dal Forum:
· necessità di una programmazione preventiva che possa consentire una vera valorizzazione del bene confiscato. Il tema della programmazione resta centrale: i beni confiscati diventano vere occasioni di sviluppo solo se inseriti in tavoli di programmazione condivisa, in un’alleanza tra cittadini, enti pubblici e terzo settore;
· si assiste ad un cambio di passo decisivo nella gestione dei beni confiscati: se negli anni passati i beni confiscati, molto spesso, restavano senza destinazione, oggi, grazie alle interlocuzioni, tra tutti gli attori coinvolti, si riesce più velocemente a garantire una destinazione effettiva e utile dei beni confiscati;
· grande attenzione ancora da porre sulle assegnazioni provvisorie di beni sotto sequestro, perché in caso di revoca si rischiano disagi alle realtà che si sono impegnate nella progettualità del bene;
· necessaria una nuova narrazione sui beni confiscati; nonostante si siano fatti passi enormi in materia di trasparenza, poter raccontare i processi che insistono su un bene, dal sequestro al riuso, può creare maggiore consapevolezza e permettere l’emersione delle necessità e dei bisogni dei territori in cui questi beni insistono;
· i beni confiscati possono essere utilizzati per l’housing first, ma è importante che sui territori si faccia un lavoro di mediazione sociale e culturale per ridurre al minimo eventuali resistenze di chi abita vicino ai beni.
Le dichiarazioni
“Abbiamo voluto essere presenti alla plenaria del Forum perché il tema dei beni confiscati riguarda anche il sociale. Sono già 30 gli immobili affidati al Dipartimento Politiche Sociali, con progetti avviati. Grazie anche al Pnrr, molti di questi beni diventeranno case per persone con disabilità, anziani senza dimora, cittadini fragili. In alcuni casi, sono luoghi di grande bellezza restituiti alla collettività e capaci di generare emozione e dignità. In alcuni nuovi cohousing inaugurati alcuni anziani, per la prima volta, si sono sentiti davvero a casa” - ha sostenuto l’Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari.
“I beni confiscati rappresentano per noi un doppio valore: un presidio di legalità e uno strumento concreto per promuovere l’uso sociale del patrimonio. Stiamo lavorando con determinazione insieme all’Agenzia, ai Municipi, alle associazioni e a tutte le strutture di Roma Capitale per rafforzare l’impatto di queste politiche, con nuovi progetti e un’offerta formativa sempre più ampia” ha dichiarato l’Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi.
“Sono diversi i bandi pubblicati per l’assegnazione dei beni confiscati e Roma Capitale è riuscita a consegnare beni che oggi sono punto di riferimento nei diversi Municipi, e penso alla Palestra delle Legalità, gestita dall’Asilo Savoia, alla Casa della Solidarietà in via degli Equi. Sono stati messi a bando anche sul litorale due strutture come il Village e l’Hakuna Matata; l’obiettivo del nostro lavoro è quello di riconsegnare ai cittadini luoghi e spazi per il riscatto il sociale, come la sede assegnata a Made in Jail, organizzazione che lavora per il reinserimento lavorativo di persone detenute o ex detenute. Grazie al Forum cittadino, Roma Capitale si conferma in prima linea nel contrasto alle mafie attraverso il riuso sociale dei beni confiscati, con trasparenza, partecipazione e sinergia tra enti” ha concluso Zevi.
Ampio spazio è stato dedicato ai percorsi formativi, in particolare al prossimo seminario con Anci sulla semplificazione amministrativa e a un ciclo di tre webinar promosso da Libera insieme all’Assessorato, alla Scuola di Formazione Capitolina e ad altre associazioni attive sui beni confiscati.
L’assemblea si è conclusa con un dibattito aperto alle associazioni e a tutti i soggetti coinvolti nel percorso partecipativo.
