“Sulla riva del mare nel tratto fra Ostia e Torvaianica vige la più totale anarchia ed i  prodotti che solitamente vengono irregolarmente offerti  sulle spiagge  sono  fra i più diversi, vestiti, costumi, borse, orologi, bigiotteria, cappelli, occhiali, macchine fotografiche, CD, video cassette, tutto rigorosamente con marche contraffatte e quindi merce di indubbia provenienza. Ed in molti casi i venditori sono gli stessi che solitamente troviamo sui marciapiedi della Capitale”.

E' quanto denuncia dall’inizio dell’estate Piergiorgio Benvenuti, Responsabile dei Rapporti Istituzionali e Coordinatore per il Lazio del Movimento Ecologista Europeo -  Fare Ambiente. “Ribadiamo la preoccupazione per la vendita, sempre sul Litorale romano,  dei giochi per bambini che sono prodotti senza alcun rispetto delle normative di legge e quindi che possono risultare tossici o nocivi. Ed ancora,  transitano fra i bagnanti dei veri e propri negozi mobili su enormi stoffe che vengono trascinati da più persone o carrelli su due ruote con offerta di  abbigliamento vario. Già da tempo sto segnalando che è urgente  intervenire - afferma Benvenuti –  anche  per ragioni di carattere sanitario, infatti si continuano a vendere sulla spiaggia prodotti come unguenti, ad applicare  tatuaggi, ed effettuare massaggi offerti da persone che certamente non hanno  nessun tipo di abilitazione".

"Vengono, senza alcuna attenzione igienica, applicati  tatuaggi temporanei che  possono essere all'origine dell'eczema allergico che può portare dritti all'ospedale, grazie all'utilizzo per tali pratiche di  parafenilendiammina (Ppd), aggiunta all'hennè per dare un colore più vivace al tatuaggio. Per non parlare degli innumerevoli venditori di granatine che utilizzano  blocchi di ghiaccio trasportati nella più totale violazione delle normative igieniche".

“C’è chi distribuisce di buona mattina la merce ai venditori che poi la propongono sulla spiaggia, quindi vi è una rete di controllo –prosegue Benvenuti- pertanto sarebbe opportuno un intervento complessivo, ma anche di indagine per verificare se dietro a tutto questo commercio illegale vi è una regia comune”.

“Sono necessari quindi maggiori controlli, un intervento sinergico di tutte le Istituzioni per le varie competenze per garantire decoro e rispetto delle leggi e delle  norme in materia di commercio e di controllo sanitario – conclude Benvenuti-  e siamo pronti ad affrontare tale argomento chiedendo di essere ricevuti dal Prefetto qualora non verrà fatta rispettare la legge nelle nostre coste”.