Blackout all’asilo Allegro ranocchio: 40 bambini a casa
I DISAGI - “Nessuna telefonata per informarci del disguido perché, in tal caso, avremmo cercato di organizzarci con i rispettivi impegni professionali trovando delle soluzioni, delle alternative invece di trovarci alle 8 del mattino con i nostri piccolini senza un posto dove stare”, spiega a Ostia Tv Pamela Amato, mamma di un bambino e membro del Comitato di gestione dell’Allegro Ranocchio insieme ad altri due genitori, Tamara Verdecchia e Alessandro Terziani, quest’ultimo presidente del comitato. “Insomma, un bel po’ di disagi che avrebbero essere potuti essere evitati se ci fosse stata una maggiore organizzazione”, aggiunge Pamela Amato.
IL PROBLEMA – “A determinare la chiusura dell’asilo è stato un problema di cattivo funzionamento dell’impianto elettrico che si trascina ormai da sei mesi, ossia da quando, lo scorso ottobre, come apprendemmo, un camion, facendo retromarcia, urtò, danneggiandola, la centralina elettrica che si trova nella chiostrina della scuola”, spiega la signora. “Nulla per cui allarmarsi, per carità! Sono cose che succedono e per le quali nessuno di noi genitori ha mai fatto un dramma, ci aspettavamo soltanto che il danno fosse riparato”, sottolinea Pamela Amato.
I BLACKOUT - “Da allora, infatti”, prosegue la mamma, “si sono verificati all’interno del nido una serie di ripetuti blackout, anche più volte al giorno. Interruzioni che, oltre a causare la mancanza di illuminazione nelle aule e negli spazi occupati dai bambini, hanno provocato lo spegnimento del forno, con tanto di ciambelloni e torte ‘afflosciate’, pronte soltanto per la pattumiera invece che per la merenda dei nostri figli. E poi acqua fredda nei bagni in quanto il boiler è elettrico, difficoltà per il cuoco a lavorare in cucina perché frullatori ed altri attrezzi sono elettrici. Lezioni di musicoterapia a singhiozzo a causa, sempre, di questi improvvisi, continui blackout”.
LE MAESTRE – “La coordinatrice e le maestre che lavorano nella struttura ci hanno informato di aver sempre puntualmente segnalato, tramite fax, all’amministrazione i problemi che si verificavano e che il comune ha inviato un tecnico, quando si verificava il guasto, che però, evidentemente, fino ad oggi ha effettuato soltanto degli ‘interventi tampone’, niente affatto risolutivi. A questo riguardo”, dice Pamela Amato, “in qualità di Comitato di gestione della scuola, in rappresentanza di tutti i genitori, abbiamo sollecitato la risoluzione del problema dichiarandoci, da parte nostra, disponibili a venire incontro all’amministrazione. Del resto, a parte i problemi relativi ai blackout, L’Allegro Ranocchio è una buona struttura, con maestre competenti e professionali, che hanno già frequentato gli altri miei due figli”.
IL COMITATO - “Ciononostante sei mesi per risolvere un problema elettrico sono davvero troppi! Ci hanno più volte garantito che avrebbero cambiato il contatore elettrico, ma così non è stato. Alcune mamme, poi, sono molto preoccupate perché i piccoli vengono lavati con acqua fredda e si sarebbero raffreddati. E sì che le rette mensili, in alcuni casi, si aggirano intorno ai 380, 400 euro, quasi come un asilo privato. Stamattina, poi, la chiusura”, sottolinea Pamela Amato che a questo punto, in compagnia degli altri due genitori, Tamara Verdecchia e Alessandro Terziani, hanno deciso di recarsi in comune per incontrare l’assessore.
L’INCONTRO – “Siamo stati ricevuti dall’assessore alla scuola Paolo Calicchio e dai funzionari, Sampò e De Santis, anche senza avere appuntamento, in corridoio: non ci hanno dato torto, anzi, si sono mostrati molto comprensivi, ci hanno detto di capire la situazione”, chiarisce la signora: “alla fine abbiamo saputo che le nostre richieste sono state accolte e che durante le festività di pasqua i tecnici interverranno per risolvere definitivamente il problema”.
LA RIAPERTURA - “Il nido L’Allegro Ranocchio riaprirà domani”, informa in una nota l’assessore Calicchio. “La struttura oggi è stata chiusa per un problema di adduzione di energia elettrica dovuto a responsabilità della società che eroga il servizio. Questa mattina le insegnanti non hanno potuto fare altro che constatare quanto accaduto. Ho anche chiesto che durante la chiusura del nido, in occasione delle feste pasquali, vengano fatti dei lavori per impedire che si ripetano episodi simili”, conclude l’assessore.
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