Ostia - "E' da non credere quello che abbiamo trovato all'interno della pineta: un vero e proprio villaggio con decine di baracche abusive abitate da centinaia di rom e stranieri, in alcuni punti con illuminazione e sentieri". Lo afferma in una nota Luca Marsella, responsabile di CasaPound Italia sul litorale romano al termine della ‘passeggiata’ di questa mattina nella pineta delle Acque rosse di Ostia, organizzata dal movimento e alla quale hanno partecipato una cinquantina di persone tra residenti e militanti di Cpi.



‘BARACCHE A SCHIERA’ - "Siamo entrati - ha continuato Luca Marsella - ed abbiamo percorso tutta l'area verde documentando con foto e video il degrado e gli insediamenti abusivi. Vere e proprie piccole ‘villette a schiera’ costruite con mezzi di fortuna, addirittura con delle cucine che potrebbero causare incendi da un momento all'altro. Alcune casupole risultano pavimentate, con gli stenditori con vestiti stesi ad asciugare in condizioni igienico- sanitarie inammissibili. Oltre alle baracche abbiamo fotografato il degrado causato dalle discariche abusive, rifiuti di ogni genere, divani e materassi abbandonati, amianto e tanto altro".



IL DOSSIER - "Prepareremo un dossier fotografico che porteremo alle istituzioni - ha aggiunto Carlotta Chiaraluce, portavoce di CasaPound nel X Municipio - per chiedere un intervento di riqualificazione ed uno sgombero immediato. Considerato che spesso è stata ritrovata refurtiva all'interno delle baracche e visti i recenti episodi di danneggiamento delle auto in sosta e di intimidazione alle cittadine del quartiere, riteniamo che la situazione sia inaccettabile".