"Lo ribadisco subito, così evitiamo inutili giochini: sono il primo dei non eletti della Lista Civica per Rutelli in municipio - appartenenza, peraltro, mai nascosta - e ho quindi tutto l’interesse affinchè Riccardo Colagreco si dimetta da consigliere municipale. Ma attenzione: c’è interesse e interesse. A differenza di Colagreco, che lamenta l’assenza di guida e di buoni consigli da parte del centrosinistra che lo aiutassero a distinguere se si stesse comportando bene o male (cit.), io sono stato invece consigliato subito e benissimo: “Attento - mi hanno detto - sarai strumentalizzato”. A quel punto non ho avuto più dubbi: io voglio essere strumentalizzato, se questo significa dire le cose chiaramente! Colagreco mi accusa invece velatamente – altro vizietto del politichese – di “un conflitto di interessi troppo forte da chi fa la morale per una politica corretta” e dice anche di trovare strano che sia proprio io a chiedere le sue dimissioni. Non c’è invece niente di strano, e non c’è nessun conflitto. Si chiama semplicemente democrazia. Per me esiste un interesse unico e diffuso: che Colagreco si dimetta immediatamente. Ma attenzione: qui è il concetto di ‘interesse’ che va approfondito. È innanzitutto quello di Colagreco stesso, libero, come tutti, di cambiare idea - e di realizzare così finalmente la sua voglia di centrodestra (cit.) - ma non di considerare ‘cosa propria’ il mandato elettorale ricevuto. Quindi si dimetta e faccia liberamente le scelte che crede. Perché posso sono convinto che le (3, 4, 10, 20?) persone con cui ha scritto il programma gli abbiano rinnovato la fiducia, ma non così accade per la maggioranza dei suoi elettori (che tra l’altro, pare, stiano raccogliendo firme per chiedere le sue dimissioni). È soprattutto nell’interesse e nel rispetto di costoro che dovrebbe dimettersi. Colagreco, infatti, si è presentato liberamente ed esplicitamente nell’ambito di una coalizione di centrosinistra; troppo facile ora auto-definirsi figura ‘non politica’: se così fosse stato, avrebbe potuto scegliere una lista indipendente o presentarsi per conto proprio (e già che ci siamo, manifestare anche esplicitamente ai potenziali elettori le sue ataviche simpatie per il centrodestra!). Il mandato elettorale invece esiste e va rispettato.   Ma togliamoci il dente e parliamo del mio conflitto di interesse. Lo dico subito: l’interesse c’è e, anzi, lo rivendico; ma non esiste alcun conflitto. Dopo le elezioni ho continuato e continuo a fare politica; la faccio - bene o male, non sta a me dirlo - col massimo impegno e con l’ambizione, forse banale di questi tempi, di contribuire a migliorare la cosa pubblica. Per questo mi ero candidato nella Lista Civica e per lo stesso motivo continuo ad impegnarmi ora. Per identica ragione, inoltre, ambisco a rispettare il mandato ricevuto da chi mi ha votato e portare questo impegno nelle sedi istituzionali preposte - come ritengo del resto legittimo e naturale per chiunque si candidi a cariche elettive - al posto di chi invece questo mandato non ha rispettato. Non me ne vergogno e non lo nascondo, al contrario: lo rivendico. Se ne avessi la possibilità, anzi, lo direi anche nell’aula consiliare (ad agosto ma, meglio ancora, ad ottobre o a marzo!) e su tutti i giornali. E invece faccio politica come posso: per strada, fra amici, al circolo, su facebook. Il concetto però non cambia: Colagreco, deve dimettersi. E dirò di più: sono fermamente convinto che questa sia anche la richiesta della stragrande maggioranza delle persone che, a prescindere dagli schieramenti, non comprendono, non giustificano e non sopportano più il trasformismo, questo antico ed odioso costume di certa politica italiana. Il mandato elettorale - ripeto - esiste e va rispettato. SEMPRE. Il voto non è di chi lo riceve, ma di chi lo esprime.   Su un punto, però, non posso che dare completa ragione a Riccardo Colagreco: non avrei dovuto ironizzare su cani e gatti; non avrei dovuto scherzare per niente. Qui, in effetti, c’è davvero poco da ridere.

di Emiliano Boschetto coordinatore del Partito Democratico di Casal Palocco