Brindisi – E’ morta alle 18.30 di ieri, mercoledì 21 agosto, a Brindisi. Si chiamava Nina e non ce l’ha fatta. Era una pinscherina giovane, aveva un guinzaglio, molto probabilmente una distrazione e un attraversamento da piazza Cairoli all'altro lato della strada. Una zona in cui è difficile non notare l'attraversamento di un animale, soprattutto perché si dovrebbe procedere quasi a passo d'uomo: il passeggio in zona è intenso e di conseguenza anche gli attraversamenti. Così non è stato. Chi l'ha investita è scappato via, consapevole del gesto. Sul posto è accorsa una volontaria che ha prestato soccorso immediato portando la cagnetta da un veterinario, libero professionista, ma purtroppo è deceduta poco dopo fra atroci sofferenze. Da una testimonianza: “Tutti fermi a guardare la cagnolina che urlava insanguinata ma nessuno ha alzato un dito”, ha detto Ilaria B.. “E' deplorevole - afferma Antonella Brunetti, vice-presidente nazionale Associazione italiana animali e ambiente- che al giorno d'oggi ci sia ancora troppo specismo nel considerare un animale un essere inferiore, di serie B al cospetto dell'uomo. L'omissione di soccorso è reato: con il nuovo Codice della strada,  infatti, viene introdotto l’obbligo per chiunque di fermarsi e soccorrere un animale ferito. La sanzione amministrativa prevede il pagamento di una somma da 389 a 1.559 euro. L'Aidaa lancia un appello affinchè chiunque abbia visto qualcosa possa testimoniare rivolgendosi direttamente alla sede legale dell'associazione al numero 347.1704189 o segnalazionereati@libero.it”.