Roma - Almeno 1 veicolo su 10 circolante a Roma ha subito danni da buche stradali. Lo afferma il Codacons, che diffonde le stime preliminari sugli automezzi danneggiati dallo stato disastroso dell’asfalto capitolino.

“Tra gomme forate, rotture di cerchioni, parabrezza crepati, problemi alle sospensioni e sinistri vari, calcoliamo in circa 230mila i veicoli che a Roma sono stati coinvolti in qualche modo dalle buche stradali. Di questi ben 80mila sono motocicli (su un totale di circa 400mila motoveicoli circolanti a Roma), ossia i mezzi che più subiscono ripercussioni e danni legati al dissesto stradale – spiega il presidente Carlo Rienzi – I cittadini romani stanno subendo danni materiali ma anche fisici, come dimostra il boom di accessi ai pronto soccorso della capitale per lesioni provocate da incidenti o cadute, per centinaia di migliaia di euro, soldi che ora il Comune dovrà risarcire”.

Il Codacons rende noto infine il contenuto dell’esposto inviato alla Procura della Repubblica di Roma, in cui si chiede di indagare sulle responsabilità del dissesto stradale alla luce dei possibili reati di OMISSIONE DI ATTI D’UFFICIO, INTERRUZIONE PUBBLICO SERVIZIO, TRUFFA E LESIONI.

Scrive l’associazione nell’esposto:


“La grave situazione in cui versano le strade urbane e le arterie di scorrevole percorrenza di Roma Capitale è notevolmente peggiorata nei giorni scorsi: sono migliaia le segnalazioni di automobilisti che hanno avuto danni ingenti alle proprie autovetture, con rottura di pneumatici, sospensioni, cerchi, di motociclisti rovinati a terra perché incappati in queste voragini che si sono aperte sulle strade, riportando, non solo danni ai motoveicoli ma anche lesioni personali. Si può affermare senza il timore di essere smentiti che tutti i vari interventi previsti e stanziati, più o meno attuati, hanno portato a poco o nulla con la conseguenza che le strade urbane e marciapiedi della Capitale sono per la maggior parte dissestati, pieni di buche e dislivelli, che con la prima pioggia diventano voragini. Roma Capitale ha l’obbligo di sviluppare e di attuare il proprio piano regolatore – e con esso il proprio tessuto urbano – garantendo a tutti i propri cittadini almeno le basi, affinché sia possibile una degna condizione di vita, senza che si determinino situazioni di grave pericolo per l’incolumità personale.

ALLA LUCE DI QUANTO EVIDENZIATO SI CHIEDE All’Ill.ma autorità adita di voler compiete tutte le indagini necessarie la fine di accertare se nei fatti esposti siano ravvisabili responsabilità penali nonché la possibilità del configurarsi di diverse fattispecie penalmente rilevanti quali: 1) Art. 328 c.p.: omissione di atti d’ufficio 2) Art. 331 c.p: interruzione di un servizio pubblico o di pubblica utilità 3) Art. 323 c.p.: abuso d’ufficio 4) Art. 640 c.p.: truffa 5) art. 582 Lesione personale PRESENTANDO AL CONTEMPO ISTANZA DI SEQUESTRO Degli atti e documenti riguardanti l’affidamento delle opere di rifacimento e manutenzione del manto stradale di Roma Capitale, comprese le consolari, quali materiali sono stati utilizzati, in quale misura e percentuale, se corrispondente a quanto previsto dalla normativa”.