Bufera sulla Rai: Riina jr presenta il libro sul padre Totò a Porta a Porta
SALVATORE BORSELLINO - "Sono sopraffatto da un forte senso di nausea: Vespa cerca di fare audience scatenando la curiosità morbosa della gente. Deve giustificare il suo stipendio spropositato”, ha detto ai microfoni di Radio Cusano Campus Salvatore Borsellino, fratello di Paolo Borsellino, il magistrato ammazzato con la sua scorta nella strage di via Capaci, a Palermo, nel luglio 1992. “La Rai dovrebbe impedire la messa in onda di certe cose. Chiamare Porta a Porta ‘terza Camera’, inoltre, significa infangare la Costituzione”, ha aggiunto Salvatore Borsellino. IL LIBRO - “Avevo evitato di leggere le notizie rispetto a questo tipo di trasmissione in programma questa sera perché immaginavo a che cosa sarei andato incontro – ha spiegato Salvatore Borsellino-. Poi, siccome mi hanno telefonato tanti giornalisti, sono stato costretto a leggere anche alcune dichiarazioni che sono state fatte dal figlio di Riina in trasmissione. Sono sopraffatto da un forte senso di nausea a sentire le cose che in una tv pubblica si sono dette. Il figlio di Riina dice che vuole difendere la dignità della sua famiglia. Di quale dignità non si è capito, visto che si tratta di una famiglia di criminali”, ha continuato.
LE STRAGI DI CAPACI E VIA D’AMELIO - “Suo padre lo conosciamo tutti, suo fratello è al 41bis, lui stesso è stato condannato a 8 anni. Ci racconta di come insieme al padre, seduto in poltrona, abbia assistito alle stragi di Capaci e via D’Amelio. Non ci racconterà però di come il padre ha preparato l’attentato. Queste cose non le racconterà, ma possiamo immaginarle, perché abbiamo sentito le intercettazioni nel carcere, quando progettava di uccidere il pm Di Matteo dicendo di volergli far fare la fine del tonno. Salvo Riina non ha voluto rispondere alle domande su Falcone e Borsellino, meglio: perché quei nomi si sarebbero sporcati anche solo a passare nella sua bocca”, ha aggiunto Salvatore Borsellino.
LA CURIOSITA’ – Poi, l’attacco a Bruno Vespa. “Ora – ha affermato Borsellino a Radio Cusano Campus - Vespa sarò contento di aver contribuito a far sì che un libro, che alimenterà la curiosità morbosa dei tanti sprovveduti che ci sono nel nostro Paese, diventerà un best seller. La Rai dovrebbe avere degli organi di controllo, che impediscano che ancora una volta vengano riaperte le ferite dei familiari delle vittime di mafia. Tutti gli italiani si dovrebbero indignare a vedere quello che si arriva a fare in questo Paese. Ci sono state altre interviste fatte da conduttori più seri e fatte per cercare di arrivare alla verità, anziché per alimentare la curiosità morbosa della gente. Qui invece Vespa ha voluto fare qualcosa che riesca ad alzare l’audience. Sicuramente il lancio pubblicitario che gli sta facendo questa trasmissione, anche nel caso in cui non andasse in onda, sarà un ottimo trampolino di lancio per un libro che avrà scritto qualche giornalista per Salvo Riina, in cui si cercherà di solleticare i tasti della morbosità dei lettori, cercando di far diventare Totò Riina un eroe, anche se negativo. Lo stesso Salvo Riina dice che il padre è un eroe. Purtroppo nel nostro Paese ci sono troppi indifferenti. Basti pensare che un processo come quello di Palermo sulla trattativa Stato-Mafia non è stato mai trasmesso una sola udienza in tv, a differenza dell’omicidio di Yara e dei coniugi di Erba ce li hanno somministrati in tutte le salse, con un’audience grandissima. Questo purtroppo è il nostro Paese”, ha concluso Borsellino.
IL CODACONS - Nettamente contrario il Codacons sulla decisione di ‘Porta a porta’ di trasmettere l’intervista al figlio di Riina. “Gli utenti italiani non pagano il canone Rai per vedere in tv parenti e figli di mafiosi, ospitati dai programmi di punta del servizio pubblico – afferma il Presidente Carlo Rienzi – La rete di Stato ha dei precisi obblighi e dei vincoli cui non può sottrarsi, né ai fini di share, né per ragioni di informazione. Per tale motivo chiediamo l’intervento urgente dell’Autorità per le comunicazioni e della Commissione parlamentare di vigilanza, affinché blocchino la messa in onda dell’intervista a Salvo Riina” – conclude Carlo Rienzi.
ALFONSO SABELLA - Il magistrato Alfonso Sabella su Twitter: Retweeted Alfonso Sabella (@SabellaAlfonso):
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