I Verdi e Sel hanno accolto favorevolmente la sentenza del Tar, che ha sospeso la preapertura della stagione venatoria prevista per il 1 e 2 settembre.

 

 “Accogliamo con favore la sentenza del tribunale amministrativo regionale e al riguardo chiediamo le immediate dimissioni dell’assessore regionale all’agricoltura, Angela Birindelli, che non è neppure stata in grado di comprendere quanto la fauna selvatica fosse ridotta allo stremo a causa della prolungata siccità e dei numerosi incendi, che hanno distrutto ambienti preziosissimi per la sopravvivenza degli animali”, dichiara il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli.

 

“Chiediamo alla presidente Renata Polverini innanzi tutto di rispettare la sentenza del Tar e quindi di annullare le pre-aperture, ma le chiediamo di più, ovvero, come nelle sue facoltà in base alla legge nazionale sulla caccia, di sospendere completamente la stagione venatoria, in considerazione delle particolari condizioni ambientali e climatiche, in presenza delle quali, l’apertura della stagione venatoria rappresenterebbe soltanto il colpo di grazia per animali in gravissima difficoltà”, conclude il leader ambientalista.

 

“La decisione del Tar di non concedere la deroga alla pre-apertura, su ricorso del Wwf, è profondamente giusta e soprattutto indicativa di una strategia di tutela ambientale che dovrebbe comportare anche un posticipo dell'apertura della stagione per consentire alla fauna fortemente provata dalla siccità di recuperare il suo equilibrio”, sostiene Filiberto Zaratti, consigliere regionale di Sel.

 

“Le centinaia di incendi e la siccità”, prosegue Zaratti, “hanno infatti messo a dura prova l'ambiente naturale della nostra regione e i danni reali non sono ancora stati analizzati e quantificati. La caccia è una pratica obsoleta e distruttiva, inaccettabile di fronte allo stato contemporaneo della società e dell'ambiente, ma anche chi non la pensa così dovrà convenire che la caccia è comunque un'attività ad impatto negativo sull'ambiente”.