Caccia, prima giornata: strage di cacciatori
Sei cacciatori feriti ed uno morto. E’ questo il bilancio di una strage annunciata in occasione del primo giorno di caccia dove a soccombere non sono stati solamente migliaia di inermi animali, ammazzati a fucilate, ma anche gli stessi cacciatori che come ogni anno imbracciano il fucile pensando di trasformarsi in Rambo della doppietta.
Veneto, Toscana, Marche ed Emilia Romagna le regioni in cui i cacciatori sono rimasti vittime dei loro fucili. Nelle Marche ad essere rimasto ferito è stato un venticinquenne della provincia di Pesaro. Due feriti in Toscana, uno dei due è caduto da una altana e sono serviti i volontari armati di funi e santa pazienza per recuperarlo, mentre il secondo è rimasto ferito ad una gamba da un colpo di fucile partito da un compagno di caccia, vicenda su cui indagano i carabinieri.
Sempre un toscano è rimasta vittima di una fucilata che lo ha preso di striscio mentre stava cacciando a Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia. L'uomo se l'è cavata con poco. Le situazioni più gravi sono avvenute in Veneto. Per la precisione in provincia di Treviso dove un uomo è morto colto da infarto mentre stava imbracciando la doppietta ed un altro è rimasto ferito leggermente.
Il fatto più grave ed assurdo allo stesso tempo è accaduto infine a Motta di Livenza, dove un cacciatore si è recato in compagnia dei due figli poco più che ventenni a caccia. Qui l'uomo, originario di Codognè, dopo aver "avvistato" una lepre ha preso la mira ed ha sparato. Peccato che invece di colpire la lepre abbia sparato una fucilata dritta in faccia al figlio di 24 anni, che ora lotta per salvare l’ occhio colpito dalla gragnuola di pallini sparati dal padre.
"Quest'anno, ogni fine settimana daremo il bollettino di guerra degli incidenti di caccia”, dichiara Lorenzo Croce, presidente dell’Associazione italiana a difesa dell’ambiente e degli animali, “affinché la gente sappia, e sappiano anche questi signori che si sparano tra di loro scambiando le lepri con i figli quando vanno a curarsi al pronto soccorso curati a spese nostre, che farebbero bene a fare un'assicurazione e a pagare le spese mediche. Ne abbiamo già troppe di spese inutili: mancano solo queste per curare gli incoscienti della domenica che invece di fare l'amore vanno a giocare alla guerra mandando i loro stessi amici all'ospedale”.
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