Ostia - Alle 6 del mattino circa, una telefonata alla Guardia Costiera segnala la presenza di un cadavere ripescato in mare. L'uomo, un lituano di 39 anni, identificato grazie ai documenti che gli sono stati trovati addosso, era avvolto nella rete di un pescatore, che vedendo il corpo, si è avvicinato alla riva di fronte lo stabilimento Venezia, dando l'allarme. Immediati i soccorsi. Disposta l'autopsia. Le ipotesi dei cronisti hanno subito ricondotto il ritrovamento del cadavere del Venezia all'uomo disperso in mare il 7 gennaio scorso dopo il ribaltamento della canoa su cui si trovava e del quale non si avevano più notizie. Ovviamente le tracce sul corpo ritrovato stamane, di una permanenza in acqua non superiore alle 10 ore, hanno smentito l'ipotesi. Purtroppo, però, del disperso ancora non si hanno notizie.
 

Jone Pierantonio


AGGIORNAMENTO 


La salma del 39enne lituano è stata prelevata e trasportata dalla polizia morturia al Policlinico di Tor Vergata per essere sottoposta ad esame autoptico su disposizione del magistrato competente. Sarà infatti l'autopsia a chiarire le esatte cause del decesso.  Ad un primo esame del medico legale sul corpo non vi sarebbero segni di violenza. Al momento del ritrovamento il corpo privo di vita era vestito con dei pantaloni, una camicia ed un giubbetto: in tasca, oltre ai documenti, un telefono cellulare. Sullo specchio acqueo antistante il ritrovamento sono intervenute  la motovedetta CP 831 ed il battello  Hurricane” G.C. A10 e, contemporaneamente, da terra i militari della Delegazione di spiaggia di Ostia. Giunto sul posto, l’equipaggio della motovedetta ha effettuato il recupero del corpo ed al successivo trasbordo al porto turistico per i primi accertamenti da parte del medico legale.