Serie D, Ostiamare 3 - Olbia 2
Ostia - L'Ostiamare, nel giorno d'"Hell In a Cell", fa ancora una volta valere il fattore campo, ed anche l'Olbia esce con le pive nel sacco dall'"Anco Marzio". I biancoviola passerebbero in vantaggio al quarto d'ora, ma la marcatura viene giustamente annullata perchè Massella, al momento di correggere in porta il tiro di Piro, si trovava in fuorigioco. Poco male, l'appuntamento con il gol, per il centravanti lidense, è solo rimandato. Prima di questo, il numero nove di casa, al trentaduesimo, comincia a farsi perdonare: giunto in zona-cross, attende l'arrivo d'un compagno e, vedendo sopraggiungere Piro a tutta velocità, fa partire il traversone. L'esterno sceglie bene il tempo dello stacco ed insacca di testa. Il pareggio ospite non tarda a arrivare e si concretizza quando il crono sta sul trentottesimo, grazie a Steri, con un destro da fuori area che non lascia possibilità a Travaglini. Il primo tempo non regala altre emozioni e le formazioni vanno al riposo con questo parziale. Nella ripresa, i locali partono forte: è infatti solo il 6', quando Massella prende palla sulla trequarti e la porta fino alla lunetta della area avversaria, quindi libera un destro micidiale, e la sfera termina la sua corsa sotto al sette opposto. Festeggiato dai suoi compagni, Massella esulta facendo il gesto della culla e dedicando la sua siglatura alla piccola Arya, presente in tribuna con la madre Micol Olivieri, i nonni paterni e lo zio (il fratellino del giocatore). A questo punto, mister Chiappara decide di sostituire Fanasca con Martinelli. Gli ospiti, però, non ci stanno ed agguantano nuovamente il pari: 22', De Nicolò e Budroni vengono a contatto, ed il signor Acquapendente assegna la punizione ai sardi. Sul punto di battuta si manifesta Molino, che trova la deviazione d'Angeletti, che si rivela decisiva per mettere fuori causa il portiere locale. I padroni di casa, tuttavia, vogliono vincere a tutti i costi: trentasettesimo, Piro viene atterrato dal neoentrato Mbaye, guadagnandosi il rigore. Dagli undici metri si presenta proprio Martinelli, il quale non si fa ipnotizzare da Saraò e fa esplodere tutta la gioia dei sostenitori ostiensi. Va sicuramente dato all'Olbia l'onore delle armi, perchè ha saputo rendere difficile la vita allo Ostiamare che, dalla sua, ha avuto il merito di crederci fino alla fine "e quando questo succede, la vittoria non è mai del tutto immeritata", come direbbe Giuseppe Bergomi.
OSTIAMARE: Travaglini 5, Cesaretti 5.5 (55' Giorgini 6), Angeletti 5.5, De Nicolò 5.5, Costantini 6, Piroli 6, Piro 7, D'Astolfo 6, Massella 7.5, Fanasca 6 (55' Martinelli 9), Maestrelli 6.
A disp.: Ludovici, Cappabianca, Biagiotti, Breda, Sargolini, Ferri, Rossi. All.: Chiappara 7.
OLBIA: Saraò 4, Budroni 6.5, De Cicco 5.5, Del Rio 6, Barone 6 (84' La Cava 6), Varrucciu 6, Capuano 6 (65' Mbaye 5.5), Steri 7, Murgia 6 (80' Columbano 6), Molino 7, Mastinu 6.
A disp.: Sannino, Pinna, Loddo, Masia, Taras. All.: Scotto 6.
ARBITRO: Acquapendente di Genova 6.
ASSISTENTI: Garofalo di Battipaglia e Montuori di Sapri 6.
AMMONITI: 47' Cesaretti (OS), 88' Molino (OL).
MARCATORI: 32' Piro (OS), 38' Steri (OL), 52' Massella (OS), 67' Molino (pun., OL), 82' Martinelli (rig., OS).
RECUPERO: 3' al secondo tempo.
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