Califano: “Femminicidio, consiglio straordinario, primo di una lunga serie di iniziative”
Fiumicino - “Quello di oggi è un consiglio che ho voluto a tutti i costi. Un impegno che tutti insieme avevamo preso sin dal primo giorno e che oggi rispettiamo. Si tratta di un primo passo. Un piccolo passo verso un grande progetto al quale credo e che con fermezza e ostinazione porterò avanti, insieme a tutta la maggioranza, la giunta e al sindaco nei prossimi cinque anni: parlare al cuore delle nuove generazioni, perché la violenza sulle donne, la discriminazione siano combattute con il mezzo forse più potente che oggi abbiamo a disposizione, la consapevolezza. Utilizzeremo tutti i mezzi a nostra disposizione per combattere un crimine vergognoso, costituendoci parte civile nei procedimenti giudiziari relativi alla violenza sulle donne, come prevede la delibera di consiglio. Aderendo alla Convenzione No More contro la violenza maschile sulle donne. Ma quello al quale teniamo di più, quello che perseguiremo con maggiore fermezza sarà la parola. Parlare alle nuove generazioni. Perché loro saranno la società del domani. Noi abbiamo il dovere di puntare su di loro. Se vogliamo cambiare davvero le cose, dobbiamo investire sui giovani, sulla cultura, sulla lotta agli stereotipi e ai luoghi comuni. La lotta alla discriminazione. Vogliamo ripartire dalla nostra Costituzione. Da ciò che i nostri padri costituenti ci lasciarono in eredità: il principio di uguaglianza che è alla base della nostra democrazia. Quel principio di uguaglianza che è presente ed è parte integrante del nostro statuto, dello statuto del Comune di Fiumicino. Dalla promozione dello sviluppo economico, sociale e culturale della nostra comunità per rimuovere tutte le discriminazioni”.
Sull’argomento è intervenuta la consigliera comunale del Partito Democratico, Alessandra Vona: “Il consiglio comunale di oggi non ci sarebbe stato senza la volontà del Presidente del Consiglio Comunale di Fiumicino, Michela Califano. La ringrazio, come ringrazio tutta la maggioranza, il sindaco e la giunta. Michela è la dimostrazione che le discriminazioni si possono combattere. È uno dei pochissimi presidenti del consiglio donne in Italia. La ‘quota rosa’ più votata a Fiumicino. Qui non abbiamo liste bloccate come altrove, ma quello che ci guadagniamo è frutto del sudore e della passione politica. È per questo, sapendo quanta fatica faccia una donna ad emergere, che abbiamo chiesto che la lotta alla discriminazione diventasse un principio morale della nostra amministrazione. Una priorità nella nostra agenda politica. La decisione di costituirci parte civile nei procedimenti giudiziari relativi a violenza sulle donne accaduti sul territorio è un segnale che vogliamo lanciare: la violenza sulle donne è un crimine che non colpisce solo chi l’ha subìto ma tutta la nostra comunità, tutto il comune. Non è solo un crimine contro l’integrità fisica e psicologica della donna, ma di tutta una comunità che oggi si pone in prima linea contro questo crimine vergognoso”.
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