CALIFANO, PD: "IL GOVERNO BERLUSCONI COLPISCE LE DONNE"
FIUMICINO - "Colpire le donne sembra ormai essere uno dei must del governo Berlusconi-Tremonti e del centrodestra in generale. L’assoluta mancanza di pari opportunità nel lavoro e in politica, vedi ennesimo ricorso al Tar sulla giunta capitolina; la discrasia rispetto ai partner europei che pongono l’Italia agli ultimi posti per occupazione rosa e ai primi per disoccupazione, inoccupazione, stipendi e servizi; e ora l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne, provvedimento inserito nell’ultima finanziaria che aumenterà tasse e diminuirà i servizi. Dunque molto più lavoro e molta più fatica, soprattutto per le donne per le quali il sistema Italia non garantisce pari dignità e a cui chiede i maggiori sacrifici per mettere una pezza alla carenza di servizi". Aparlare è Michela Califano, capogruppo Pd del Comune di Fiumicino.
"Fare largo alle donne, promuovere l'occupazione e quei servizi che sostengano un’armonizzazione dei ruoli con gli uomini, è diventato urgente non solo per ragioni di pari opportunità e di giustizia sociale, ma soprattutto perché senza donne l'Italia non cresce. - continua l'esponente Pd - Una tesi ripresa da Maurizio Ferrera, docente all'Università degli studi di Milano ed editorialista del Corriere della Sera, che dimostrano come le battaglie di giustizia sociale intraprese dal Partito democratico e in generale dalle donne siano ormai più che una strada da percorrere nel più breve tempo possibile. Puntare sul lavoro delle donne, sulle pari opportunità, su pari servizi, è oggi la scommessa più conveniente per il Paese e aggiustare il tiro di un sistema Italia ormai compromesso e da svecchiare. In Italia, secondo una ricerca pubblicata dall'Associazione Nazionale Donne Geometra,il numero di donne lavoratrici tra i 15 e i 64 anni è pari a circa il 46,3%. Dati che confrontanti alle medie europee mostrano tutta l’inadeguatezza di sistema lavoro “maschio centrico” e assolutamente iniquo. Il Global Gender Gap report 2007 del World Economic Forum, uno studio annuale che riguarda la condizione economica femminile, posiziona l'Italia all'84esimo posto su 128 nazioni. Sette posti in meno rispetto a dodici mesi fa, segno che il trend invece di migliorare peggiora di anno in anno. La classifica è composta da 4 sottoindici: opportunità economiche, opportunità politiche, salute, e istruzione. La voce peggiore è quella della partecipazione economica, dove il nostro Paese si colloca 101esimo, mentre la migliore è quella dell'istruzione, dove siamo 32esimi. Insomma le donne spesso sono più brave dei colleghi maschi ma non sono supportate da servizi e da una pari dignità. E il Governo Berlusconi cosa fa? Una lotta per le pari dignità l’ha messa in atto: equiparare l’età pensionabile. Peccato dimentichi tutto il resto".