Ostia – Doccia fredda per i lavoratori Canados, licenziati dopo 75 giorni di presidio permanente davanti ai cantieri nautici di Ostia. Il salvataggio non c'è stato. E sarà un Natale duro per loro e le loro famiglie già provati da settimane di lotte, di assemblee, di ansia e preoccupazione. Ieri, giorno dello sciopero generale, alla Regione Lazio è stato firmato l’accordo che prevede il licenziamento collettivo di tutti e 60 i dipendenti rimasti in carico alla società di via dell’Idroscalo. Grande l’indignazione e la rabbia dei lavoratori che fino all’ultimo, dopo mesi di trattative e un mancato accordo alla Federlazio, hanno sperato che non si arrivasse a questo. “L'azienda Canados international per conto del suo avvocato Maria Elena Basciano, i sindacati Cgil Fillea e Cisl , e gli Rsu Trementini e Coppola, la Federlazio e il funzionario responsabile Raffaele Fontana hanno firmato l'accordo di licenziamento collettivo per 60 lavoratori!”, hanno commentato con grande amarezza sulla pagina Facebook Cassintegrati Canados, “Dando però una grande possibilità ad ognuno di noi... Quello di licenziarci dalla Canados International con le nostre mani con un ‘premio’ di uscita di ben mille euro!”.



“E’ un colpo basso sferrato ai lavoratori da parte di Cgil e Cisl, che hanno firmato un accordo addirittura peggiorativo delle condizioni proposte inizialmente dall’azienda”, dichiarano Fabiola Bravi e Susi Ciolella dell’Unione sindacale di base, presenti al tavolo. Le esponenti della sigla hanno ribadito la “contrarietà ai licenziamenti per infondatezza delle motivazioni”. “Si licenziano i lavoratori per cessazione di attività, nonostante l’Usb abbia più volte denunciato che il lavoro c'è e per tutti. Difatti la società, anche attraverso la Cantieri di Ostia Srl - di sua proprietà -continua a svolgere attività di rimessaggio e di manutenzione per le imbarcazioni in leasing, oltre a dover garantire la manutenzione in garanzia per due imbarcazioni rientrate in cantiere e nonostante uno yacht di 42 metri in costruzione, che da solo darebbe lavoro a tutti gli operai per almeno 24 mesi”, spiega in una nota la sigla. “E Cgil e Cisl, proprio mentre venivano sventolate le bandiere nella giornata dello sciopero generale di Cgil e Uil, contro il jobs act, firmano a favore dei licenziamenti, permettendo alla Canados di speculare sulla pelle dei lavoratori. L’Usb, per 75 giorni al fianco di questi lavoratori, continuerà a mettere in campo ogni azione necessaria per veder riconosciuto il sacrosanto diritto al lavoro dei lavoratori”, conclude la nota.