Canados, occupazione: sì all’apertura di un tavolo permanente del litorale
Ostia – Ad oltre 70 giorni di presidio permanente davanti ai cancelli del cantiere nautico Canados, i 79 lavoratori che il 31 dicembre rischiano il licenziamento hanno partecipato sabato 6 dicembre all’assemblea cittadina ‘Non solo Canados. Ostia e Fiumicino siamo tutti più poveri’ che si è svolta al centro Affabulazione di Ostia. Ad organizzare l’assemblea l’Unione sindacale di base - Lavoro privato. Nel corso dell’incontro è emersa la “necessità di unire le forze e costruire una risposta unitaria ai bisogni dei lavoratori e dei cittadini attraverso l'avvio di un’assemblea permanente che abbia tra le finalità la costruzione di una prima iniziativa condivisa sul territorio”. L'assemblea ha approvato la mozione dell’Usb che sarà presentata al Municipio X e al comune di Fiumicino, con l'appoggio delle forze politiche e sindacali del territorio, per l'apertura di un tavolo permanente del litorale sul tema dell'occupazione e della tenuta sociale e ambientale. La sigla continuerà la lotta al fianco dei lavoratori Canados, per il diritto al lavoro e per il futuro del litorale.
Ad oggi, nonostante una serie di incontri a Federlazio e in Regione, la situazione dei dipendenti della società che produce yacht di lusso resta incerta. In cassa integrazione da quasi tre anni i lavoratori stanno lottando per impedire che il lavoro possa essere affidato ad altre aziende. Sabato scorso è stata affrontata la discussione in un territorio ‘malato’ di disoccupazione, criminalità e speculazione ambientale. Nonostante il ruolo strategico di Ostia e Fiumicino come ‘porta sul Mediterraneo’, negli ultimi anni sono stati persi migliaia di posti di lavoro in tutti i settori: dall'aeroporto - il maggiore polo produttivo del Lazio - alle piccole imprese fino alle tante attività commerciali che continuano a chiudere. Al centro dell'assemblea un’analisi complessiva sul tema del lavoro ma anche della legalità, dell'ambiente e del sistema sociale di tutto il litorale romano. Nel corso del dibattito sono state illustrate diverse esperienze, grazie agli interventi degli operai Canados, degli aeroportuali, dei lavoratori delle mense e di quelli aeroportuali di Alitalia e Groundcare, fino ai portieri di Enasarco. Manifestazioni di solidarietà sono arrivate anche dai lavoratori del Grassi di Ostia. Non sono mancati momenti di commozione per la testimonianza delle tante situazioni che hanno in comune la perdita del lavoro, ma anche un sentimento di profonda solitudine per l'assenza di prospettive.
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