Ostia - È da poco terminato l'incontro in Federlazio tra la società Canados, il rappresentante dell' azienda e le organizzazioni sindacali che ha visto una folta presenza dei lavoratori cassa integrati nonché diverse realtà politiche del territorio che hanno aderito al appello di solidarietà e sostegno alla vertenza. I lavoratori hanno esposto al collo delle ancore da loro magistralmente costruite, a rappresentare la speranza di essere salvati dall imminente licenziamento. Come forma di protesta hanno lanciato all interno della Federlazio decine di barchette di carta al grido" gli yacht in porto, i lavoratori affondano" Durante l incontro la società ha ribadito la volontà di voler procedere al licenziamento dei 72 dipendenti, proponendo un allungamento del diritto di precedenza alla riassunzione per 10 mesi invece che i sei mesi previsti per legge e a servirsi di una società di outplacement per un' eventuale rimpiego temporaneo dei lavoratori che decidessero di aderire. L'Usb prende atto delle proposte dell azienda ma ribadisce la sua posizione contraria ai licenziamenti anche a fronte della notizia emersa nello scorso incontro svoltosi in regione Lazio nel quale l azienda ha annunciato di non escludere la revoca della procedura di liquidazione.
A questo proposito l'Unione sindacale di base ha chiesto di prendere visione del piano industriale che la proprietà intende elaborare per la prosecuzione e il potenziamento delle attività volte alla sopravvivenza della stessa. Inoltre la sigla ha chiesto l'apertura di un tavolo parallelo con le altre società di proprietà Canados operanti nel cantiere di Ostia-Cantieri di Ostia e Canados Work- al fine di valutare la possibilità che i lavoratori possano essere riprotetti all interno di queste realtà. Di fatto Cantieri di Ostia già da due anni sottoscrve i contratti di costruzione per conto della Canados attingendo dalla stessa la forza lavoro. L appuntamento si è concluso con un mancato accordo che comporterà' la prosecuzione della procedura presso la sede regionale di competenza. Inoltre l USB richiedera' all' Assessorato al lavoro della Regione Lazio di convocare urgentemente un ulteriore tavolo politico di conftronto sui temi emersi dall incontro. I lavoratori già da oltre cinquanta giorni davanti ai cancelli del cantiere hanno espresso la volontà di mantenere il presidio permanente.
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