Canale di Sicilia, salvati 451 migranti dalla motovedetta Cp 284

Fiumicino – Sono state 451 le vite umane salvate dagli uomini e dalle donne della motovedetta Cp 284 della Capitaneria di porto negli ultimi impegnativi due mesi trascorsi ad operare nel complesso, spesso drammatico scenario del canale di Sicilia. Ieri, infine, la motovedetta, inquadrata nella 7^ Squadriglia della Guardia Costiera di Lampedusa, ha fatto rientro presso la base navale della Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino.

I MIGRANTI - La Cp 284 è stata duramente impegnata nelle attività di ricerca, soccorso e tutela della vita umana in mare a favore dei migranti che continuano ad affrontare, spesso morendo, le acque che separano l’Africa dalle coste siciliane.

SALVATE 451 VITE – Durante questi due mesi di attività, la Cp 284 ha tratto in salvo 451 persone nelle rischiose operazioni nelle zone di intervento vicine alle coste libiche. Sono state effettuate 152 ore di moto e percorse oltre 2.000 miglia nautiche: questi i rilevanti numeri dell’unità della Guardia Costiera nel corso di questi due mesi.

L’IMPEGNO - La Direzione Marittima del Lazio continuerà a fornire il proprio contributo nel soccorso dei migranti anche nei prossimi mesi: a fine giugno partirà infatti alla volta del canale di Sicilia, per la sua 5^ missione, la M/V CP 305, di base presso la Capitaneria di porto di Civitavecchia.


GIORNALE DI BORDO - Una settimana fa, in occasione della presentazione nazionale dell’operazione Mare Sicuro svoltasi lo scorso 15 giugno a Fiumicino, la CP 305 ha ricevuto la visita dei tre ministri di riferimento del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, ovvero il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti on. Delrio, il ministro dell’Ambiente On. Galletti ed il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali on. Martina, che, saliti a bordo, hanno voluto personalmente ringraziare l’equipaggio con un significativo messaggio autografo, riportato sul giornale di bordo: “Un enorme grazie per il vostro lavoro così prezioso per il nostro Paese che vi stima e vi segue con affetto”.

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