Ostia - "Banchina riservata alle unità da pesca professionale. Articolo 3, lettera C, ordinanza numero 03/81, in data 22/01/1981. Le Unità di Diporto presenti dovranno essere rimosse entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data odierna (6 dicembre 2012, ndr). Trascorso inutilmente il termine prefissato si provvederà ad elevare sanzione amministrativa ai sensi dell'art 1164 C.N.
Firmato: Maresciallo Adolfo Esposito, comandante delegazione di spiaggia di Ostia, Capitaneria di Porto di Roma".

Questo il testo dell'ordinanza apparsa oggi lungo la sponda del canale dei Pescatori di Ostia. Sui cartelli affissi dalla Capitaneria di Porto di Roma l'ordine parla chiaro: tutte le imbarcazioni che non sono riservate alla pesca professionale non possono più attraccare ai moli del canale nel tratto compreso dalla foce al ponte della ferrovia e vanno rimosse entro un mese, altrimenti scatterà la sanzione pecuniaria. Quindi nessuna imbarcazione privata, di quelle per pesca amatoriale o per semplici uscite di piacere in mare, potrà più utilizzare i moli di quell'area del canale per l'attracco. 

L'ordinanza in questione, come si legge nel testo, risale al 1981 ma è stata applicata soltanto oggi.

Dopo il dragaggio della foce del canale, realizzato dalla Regione Lazio grazie all'interessamento del consigliere Perazzolo, insomma c'è aria di grandi cambiamenti nella zona del Borghetto dei Pescatori. Ora si attendono le reazioni dei diportisti e dei gestori degli attracchi che da anni operano in quel tratto di canale. 

Intanto domattina in XIII municipio alle 9 si riunirà la commissione Trasparenza e Garanzia, presieduta dal consigliere Pd Marco Belmonte, che affronterà tra le altre cose anche la questione del canale e le sue varie problematiche. Alla riunione dovrebbero partecipare anche alcune rappresentanze dei pescatori del Borghetto di Ostia.