Canapini dimissionario: "sui rifiuti nessun accordo con la Regione". bufera in comune
FIUMICINO - La bufera che si sta abbattendo in queste ore sul Comune di Fiumicino, a seguito delle molteplici dimissioni, sindaco compreso, si complica sempre di più."Leggo un articolo apparso su un quotidiano di oggi, nel quale viene ricostruita la vicenda che ha generato la crisi politica, che altera completamente la verità dei fatti, mistificandola. - è intervenuto ancora oggi Mario Canapini, sindaco dimissionario del Comune tirrenico - La “rottura” politica è avvenuta solo con una parte del PDL e non con tutto il Gruppo Consiliare; non c’è mai stata alcuna volontà di candidare persone a me vicine, avendo sempre affermato che il candidato del Centrodestra per la mia successione dovrà essere scelto in modo collegiale e che è totalmente falso che sia a me inviso il presidente del consiglio Gonnelli al quale io avrei preferito l’Assessore Onorati. Per quanto riguarda poi la vicenda rifiuti - aggiunge - va chiarito che la posizione della Giunta e della Maggioranza era ben nota avendola assunta già dal 2008 con una delibera; che nessun accordo sottobanco c’è mai stato con la Presidente Polverini e che tutto il Centrodestra nella seduta pubblica del 31 Maggio - quindi prima dell’autosospensione, avvenuta a fine Giugno – in Consiglio Comunale ha votato compatto un ordine del giorno di disponibilità a valutare la proposta della Regione".
“Non possiamo condividere le scelte di chi per anni ha governato insieme al sindaco Canapini, e solo oggi scopre il suo carattere spigoloso e la sua scarsa collegialità. Ad un anno dalle elezioni non è una scelta credibile”. Mario Russo D’Auria, presidente dell’associazione Progetto Futuro, commenta così le ultime vicende politiche di Fumicino. “Le dimissioni in massa del Pdl, e quelle del presidente del consiglio in particolare, sono a mio avviso tardive. Per anni questa crisi non è apparsa all’orizzonte, eppure le persone in comune erano sempre le stesse, con lo stesso carattere. Oggi chi ha scatenato la crisi deve assumersene la responsabilità. Tutto quello che vediamo infatti sa tanto di campagna elettorale…”. Ma il presidente dell’associazione di cittadini ce ne ha anche per il sindaco Canapini: “Troppi silenzi, poca comunicazione, poca chiarezza. E questo è il risultato. Ora però il sindaco non deve subire passivamente questo attacco ma deve trovare una via d’uscita, che certo non è quella delle sue dimissioni. Così facendo si consegnerebbe il Comune ad un Commissario che altro non potrebbe fare che l’ordinaria amministrazione, col risultato che in questo momento di crisi Fiumicino e i suoi cittadini perderebbero un altro anno. Non è ammissibile. La politica ha stancato perché hanno stancato i politici e certi modi di fare. Si torni a fare politica seriamente e si trovi una soluzione: la città non ha bisogno di ulteriori ritardi”.
Gli interventi, sulla crisi politica, si sono scatenati nelle ultime ore. "Ora il quadro è completo: la crisi di maggioranza, pur attenuata da un gesto di grande responsabilità da parte dei 12 consiglieri del Pdl, che votando il rendiconto di bilancio 2010 e l’assestamento 2011 hanno evitato il commissariamento al comune, è ormai aperta", sottolinea Luigi Satta, capogruppo lista civica Noi Insieme. "Dopo le dimissioni dei 4 assessori, del presidente del consiglio Gonnelli e dei tre presidenti di commissione, ecco il sindaco. Cosa succederà? Ci sarà un iter da seguire che permetterà di verificare se ci siano le condizioni per il primo cittadini di proseguire il suo mandato con un voto di fiducia nella legislatura. Mentre a noi poveri consiglieri toccherà cominciare a sfogliare la margherita: rimaniamo o ce ne andiamo a casa? Chi vivrà vedrà - aggiunge Satta - È innegabile che comunque vadano le cose è ormai improrogabile un nuova fase politica per dare a Fiumicino quelle risposte che le sono mancate. E le dimissioni del presidente del consiglio e dei suoi colleghi di maggioranza sono un segnale forte sulla necessità, ormai improrogabile, di risolvere quelle problematiche di cui la città soffre e sulle quali la politica del sindaco Canapini non ha saputo essere incisiva. Servizi che zoppicano, cittadini costretti a lunghe ed estenuanti gimkane burocratiche per ritirare un semplice certificato. Una città sporca con un servizio di raccolta rifiuti inefficiente. Una lunga fila di immobili di proprietà fatiscenti per i quali l’amministrazione non spende un solo euro, preferendo di contro gettare centinaia di migliaia d’euro in affitti. Cifre che potrebbero benissimo essere versate per pagare un mutuo e realizzare nuove strutture, con una logica razionalità, senza dispendio di energie anche fisiche.Credo che ormai si debba procedere con determinazione, senza timori, a ricercare le vere leve di una gestione amministrativa che sappia dare un buon governo alla città ed elaborare un programma finalmente concreto, senza millantare obiettivi che non potrebbero essere mai centrati".
"Le dimissioni del sindaco? Noi non gioiamo. In un contesto economico incerto fatto di tagli e servizi zoppicanti, la maggioranza avrebbe dovuto mettere da parte personalismi e giochini di potere per chiedere unità e responsabilità all’intero consiglio comunale - dichiara Angelo Caroccia, Udc - Questa crisi politica rischia di assestare un colpo mortale alla città, ferma da ormai troppo tempo, arrestando quel processo di sviluppo infrastrutturale ed economico che invece ora dovrebbe essere una priorità per tutti. I servizi sociali, il commercio, le attività produttive, l’edilizia, l’urbanistica, i lavori pubblici non possono essere sacrificati nel nome di un gioco-forza che premierà forse qualche singolo ma avrà riflessi pesantissimi sull’intera città. Con questo colpo di testa l’ormai inesistente partito di destra-centro ha invece mostrato le proprie di priorità, che non sono di certo il rilancio e la crescita del nostro Comune. A questo punto è inevitabile una rapida soluzione della crisi. L’Udc chiede responsabilità: se accordo non sarà già nelle prossime ore, si vada immediatamente alle elezioni e si nomini al più presto un commissario che ci traghetterà al 2012. Noi non abbiamo paura del giudizio degli elettori e ci presenterà a loro con un nostro candidato a sindaco e un nostro programma per una città diversa".
"Con le dimissioni del sindaco Canapini finisce l’agonia di una città strozzata dai litigi di una maggioranza che non esiste più. Ora subito le elezioni, senza finti compromessi e accordi di palazzo che rischiano di aggravare il quadro economico di un Comune allo sbando, debilitato da nove anni di centrodestra, senza prospettive di crescita e sviluppo". E' compatto il fronte del Pd che ora chiede immediate elezioni. "Fiumicino non può permettersi di vivacchiare altri 18 mesi. Questa maggioranza sia per una volta responsabile e non ingessi il futuro del nostro Comune", conclude il gruppo consiliare.
"Le dimissioni del sindaco Canapini, come più volte auspicato dall'Idv, sono un atto di coerenza e consapevolezza dell’attuale quadro politico, con una maggioranza lacerata, in guerra con se stessa, pronta a sacrificare la propria città per un pugno di voti. - interviene Claudio Cutolo, Idv - La sintesi, insomma, degli ultimi nove anni di fallimenti e litigi. Con una frangia in perenne campagna elettorale che ora, nel tentativo di lavarsi la coscienza, è pronta ad addossare le colpe delle ultime due legislature esclusivamente al sindaco Canapini. In un quadro desolante come quello attuale, con una città alla finestra in attesa di uscire da una crisi economica gravissima e di quei provvedimenti che il centrodestra continua a promettere senza successo, l’Italia di valori auspica che Canapini, per una volta, faccia seguire alle parole i fatti, dando a Fiumicino la possibilità di uscire da una impasse amministrativa e politica gravissima che ha bloccato ogni ipotesi di crescita e sviluppo. L’unica alternativa rimangono le elezioni. Questo centrodestra abbia il coraggio di farsi processare dai cittadini in maniera democratica. La città chiede un cambiamento radicale. Non si può continuare a essere sordi di fronte a queste richieste".
Tags: fiumicino