Caos pronto soccorso, AssoTutela: “Le lacrime di coccodrillo della triplice”
Roma - “Pagine e pagine di cronaca, manifestazioni davanti agli ospedali, mobilitazioni a tutto campo. Apprezziamo la levata di scudi dei sindacati contro il sovraffollamento in pronto soccorso, il blocco delle assunzioni nella sanità e le disfunzioni provocate da una politica sanitaria regionale che uccide il settore pubblico, dirottando i suoi sforzi altrove”, dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che però aggiunge: “Ci chiediamo tuttavia dove fossero i sindacati durante tutto l’anno, oltre che al tavolo di trattativa con i vertici di via Rosa Raimondi Garibaldi. Come mai, mentre la nostra associazione si spendeva con migliaia di denunce e comunicati stampa, le grandi organizzazioni dei lavoratori non mobilitavano, non organizzavano, non proponevano ai dipendenti e ai cittadini, penalizzati dalla politica di Zingaretti &Co, di occupare la sede della Regione Lazio?”.
“Si sono svegliati soltanto adesso dal letargo, in pieno inverno”, sottolinea Michel Emi Maritato, “a meno di due mesi dal rinnovo delle Rsu, rappresentanze sindacali unitarie, sui luoghi di lavoro, consultazione che per la prima volta vede il voto delle figure professionali assunte a tempo determinato, un grande numero in sanità. Che ci sia un nesso tra tutto questo agitarsi e il desiderio di riconquistare consensi irrimediabilmente perduti? Vogliamo aprire gli occhi ai lavoratori”, ammonisce Maritato: “non si facciano incantare dalle sirene di chi avrebbe potuto dare una piega diversa alla politica sanitaria regionale ma, a suo tempo, non lo ha fatto mantenendo anzi, una colpevole complicità in tante nefaste scelte”, conclude il presidente di AssoTutela.
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