Focene, caos e delirio per la nuova viabilità
Focene - Caos e delirio a Focene nel fine settimana. Il motivo? “La decisione dell’amministrazione comunale di cambiare improvvisamente e senza alcun preavviso la viabilità che da 40 anni persisteva” dice Walter Consiglio, un residente della zona da svariati decenni. “Sono a Focene da quando sono nato e per noi le quattro vie d’accesso via dei Nautili, via dei Polpi, via delle Patelle e via delle Pinne sono state sempre a doppio senso - spiega -. Di punto in bianco sabato scorso, senza che nessuno si sia preso la briga di parlare con la cittadinanza, chiedere cosa ne pensasse o quantomeno avvertire ci siamo ritrovati con un intricato e nuovo sistema di sensi unici che ha messo in ginocchio una località per due giorni. Già l’idea di istituire un nuovo sistema di sensi unici senza avvertire nessuno è assurdo, lo è di più se questo viene fatto di sabato, con il caos di turisti e bagnanti che si riversano da Roma e soprattutto senza cambiare la segnaletica. Su viale di Coccia di Morto c’è anche il vecchio cartello che indica le quattro entrate che ora sono diventate due, la segnaletica a terra era ancora quella vecchia. Un vero e proprio caos. I vigili erano tutti su viale di Focene a fare multe e nessuno su Coccia di Morto a segnalare il cambio di viabilità. Si sono rischiati decine e decine di incidenti, la località è rimasta paralizzata, c’è chi andava contromano, chi inveiva, chi imbottigliato nel traffico. Un vero e proprio pasticcio”.
-“È stato il delirio – spiega Simone Ambrosi, anche lui residente della zona -. Per uscire da Focene bisogna fare il giro delle sette chiese. Non c’è stata alcuna comunicazione con i cittadini e non si è concordato nulla. Se ci fosse stato un malore nel fine settimana l’autombulanza non sarebbe potuta arrivare in tempo. Per fortuna è andato tutto bene. La nuova viabilità? Deve essere modificata, così com’è non va. L’amministrazione parli con noi cittadini e non solo con i capetti della zona. Noi non apparteniamo a nessun comitato cittadino, siamo semplici cittadini che della politica non ci interessa, vogliamo solo un po’ di pace”.
LA NUOVA VIABILITÀ NEL DETTAGLIO
- Via dei Nautili e Via delle Pinne: senso unico di marcia direzione Via delle Carenarie; istituzione di dare precedenza e direzione obbligatoria a destra all'incrocio con Via delle Carenarie;
- Via dei Polpi e Via delle Patelle: senso unico di marcia direzione Via Coccia di Morto; istituzione di dare precedenza all'incrocio con Via Coccia di Morto;
- Via delle Carenarie: senso unico di marcia direzione Via delle Patelle nel tratto compreso tra la strada senza nome presso civ. 9/A e Via delle Patelle;
- Via delle Came: doppio senso di marcia inverso (all'inglese); istituzione di dare precedenza all’incrocio con Via delle Carenarie e con Viale di Focene;
- Viale di Focene: senso unico di marcia da Via delle Came, direzione strada senza nome di collegamento con Via delle Carenarie c/o civico 9/A;
- Strada senza nome compresa tra Viale di Focene e Via delle Carenarie c/o civ.9/A: senso unico di marcia direzione Via delle Carenarie e divieto di fermata zona rimozione ambo i lati.
"Quanto accaduto a Focene è la controprova, semmai ce ne fosse bisogno, di quello che andiamo dicendo da mesi: sulle decisioni ci vuole condivisione, vanno coinvolti comitati e associazioni che ben conoscono il territorio e possono dare il loro contributo per evitare possibili giri a vuoto. Se sulla nuova viabilità si fosse creato un tavolo, i problemi sarebbero emersi in quella sede e soprattutto associazioni e comitati si sarebbero adoperate per informare preventivamente la cittadinanza che si è trovata invece la decisione calata dall’alto e soprattutto tra capo e collo. Le consulte? L’abbiamo già detto, tematiche non funzionano. Servono invece dei tavoli programmatici periodici divisi per località con i quali mettere sul tavolo problemi e soluzioni. Scopiazzare e tentare di mettere continuamente la famosa pezza non serve a nulla, i nodi poi vengono al pettine. A Passoscuro per combattere gli accampamenti abusivi sulle spiagge sono stati proposti i new jersey, un sistema semplice per bloccare il passaggio di macchine e furgoni. L’amministrazione è subito corsa ai ripari installandone: ben venga. Ma se avessero chiesto suggerimenti, se avessero convocato le associazioni magari lì, in quella sede, si sarebbero accorti che serve presidiare quei new jersey, perché oltre al deterrente servono controlli. E infatti questa mattina l’accampamento è tornato. I new jersey sono stati spostati come si può vedere dalle foto scattate dall’associazione Passoscuro nel Web, e gli abusivi tranquilli a dormire sulle spiagge, per ora ancora all’interno dei furgoni, da domani chi lo sa. Idem per la storia del verde ad Aranova: non può essere sempre una corsa a chi “è più bravo”. Noi solleviamo un problema non perché ci piace mettere in ridicolo qualcuno ma perché è compito delle associazioni segnalare i problemi, altrimenti non si chiamerebbero più associazioni cittadine ma leccapiedi dell’amministrazione. Ripeto: sul verde non si può fare ogni volta una corsa, chi segnala e chi corre a mettere una pezza. Non può essere una gara a chi è più bravo. Se ci fossero dei tavoli potremmo esporre lì i problemi senza doverli ogni volta far emergere attraverso inutili protocolli o i media che svolgono un grandissimo lavoro di collante. Per far andare le cose basterebbe davvero mettere in atto quella rivoluzione di cui Montino si era fatto fautore: la condivisione delle decisioni. Fino a oggi purtroppo non è stato così. Noi abbiamo sempre comunicato la nostra disponibilità a collaborare per un semplice motivo: prevenire è sempre meglio che curare." Lo dichiara il presidente dell’associazione Crescere Insieme, Roberto Severini
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