Ostia - Per un complimento di troppo rischia di perdere la vista da un occhio. La vittima è un cittadino rumeno, attualmente ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma in attesa di essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. L’uomo è stato pestato a sangue sabato notte da due connazionali. Alla base del violento pestaggio, a quanto si apprende, l’eccessiva galanteria nei confronti della fidanzata di uno dei due aggressori, arrestati in seguito dai carabinieri di Ostia. L’aggressione è avvenuta intorno alla tre della notte in via Umberto Grosso, a Ostia. A seguito delle terribili percosse la vittima ha riportato numerose contusioni e in particolare la frattura dell’orbita dell’occhio destro.
 

Trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia, in seguito è stato trasferito d’urgenza al San Camillo di Roma, in attesa di una operazione per cercare di salvargli l’occhio. I due aggressori, identificati per S.C.I., 33 anni, e P.C.M., 40 anni, sono stati arrestati da una pattuglia dell’aliquota radiomobile della compagnia carabinieri di Ostia intervenuta su segnalazione al 112. Alla base del pestaggio, probabilmente un complimento di troppo fatto dal malcapitato alla fidanzata di uno dei due. Gli arrestati si trovano già nel carcere di Regina Coeli a disposizione  dell’autorità giudiziaria.
 

A Fiumicino, invece, verso le 19.30 di ieri i carabinieri di via Anco Marzio hanno arrestato M.C., 36 anni, pregiudicato, italiano, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari per reati inerenti allo spaccio della droga in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Roma. Per lui sono scattate nuovamente le manette ai polsi e questa volta ha visto spalancarsi le porte del carcere di Civitavecchia. L’uomo è stato anche denunciato per il reato resistenza a pubblico ufficiale in quanto all’arrivo dei militari ha impugnato un grosso coltello da cucina, minacciandoli e cercando di sottrarsi all’arresto, ma è stato prontamente disarmato e ammanettato dai carabinieri.