Roma – Classe 1944, romano, pensionato, continua ad incrementare il suo curriculum da fare invidia a qualsiasi imbroglione.

 

 

E’ il “Re delle truffe”, così ribattezzato per le fregature  seminate in passato, che ieri è stato denunciato dai carabinieri dell’Eur alla guida di una Smart Brabus rubata, completamente “personalizzata” secondo un suo criterio.

 

 

L’utilitaria, infatti, aveva il numero di telaio contraffatto, le targhe oggetto di appropriazione indebita relative ad un'altra Amart ed il tagliando assicurativo di una terza smart. L’episodio è iniziato in piazzale di Porta Metronia dove il vero proprietario dell’auto, un 29enne di origini aquilane, ha notato l’utilitaria che gli era stata rubata lo scorso 16 maggio, riconoscendola dal singolare allestimento, nonostante le targhe fossero state scambiate, e l’ha inseguita.

 

 

 

 

Senza perdere di vista la Smart, il 29enne ha chiamato il 112, numero di pronto intervento dell’Arma, comunicando ai carabinieri della centrale operativa  gli spostamenti in tempo reale del veicolo inseguito.

 

 

Pochi minuti dopo, la pattuglia è giunta in via Cristoforo Colombo, dove ha fermato l’auto guidata dal pensionato. Dai controlli effettuati, i militari dell’Arma hanno constatato che il numero di telaio era stato modificato, le targhe ed il contrassegno assicurativo erano stati sostituiti ma nel vano porta oggetti hanno trovato i documenti originali del veicolo intestato all’aquilano che ha riconosciuto alcuni segni particolati del veicolo.

 

 

 Accompagnato in caserma, il 67enne è stato denunciato a piede libero con l’accusa di riciclaggio. E non ha perso occasione per raccontare ai militari alcune sue “imprese” come quella del 1996 quando fu arrestato per aver incassato dei titoli di stato fraudolentemente per un valore di 10 miliardi di lire e quella di quest’anno quando è stato arrestato per un evasione fiscale pari a 8 milioni di euro a seguito di tasse non pagate per commercio di autovetture.