Ben 35 famiglie dell’Idroscalo di Ostia alloggiano presso il residence "Borgo del Poggio" (in località Castel di Leva in Via di Fioranello 186, sull’Ardeatina), dopo l'illegittimo sgombero da parte di Alemanno il 23 febbraio 2010. Nessuno da quella data ha sostenuto la nostra battaglia, ancora in corso, di chiarire perché dall'Idroscalo i nostri cittadini siano stati mandati così lontano. Ricordiamo che i cittadini dell'Idroscalo godono dell'assistenza alloggiativa come previsto dalla delibera del Consiglio Comunale n.163/98 perché lo sgombero fu effettuato "per motivi di sicurezza". Non ci sono altri motivi. Finito l'evento calamitoso (che quel giorno non c'era) sarebbero dovuti tornare alle loro abitazioni. Peccato però che lo sgombero abbia determinato, e su questo il TAR del Lazio dovrà esprimersi in merito, anche l'ingiusta demolizione delle loro abitazioni. Adesso dove andranno i nostri concittadini? Saranno destinati vita natural durante a rimbalzare da un residence ad un altro? Sono o non sono stati inseriti nelle graduatorie per l'assegnazione di case popolari? E se sì, con quale punteggio? Da 14 mesi nessuno ci risponde, neppure il PD che ieri si indigna di una situazione resa nota dalle pagine de Il Messaggero, ma che conosce dal 23 febbraio 2010. Da molti mesi denunciamo alla stampa i costi esorbitanti di quella struttura, tenuta in piedi proprio dall'emergenza abitativa degli abitanti dell'Idroscalo. Abbiamo sempre informato tutti i partiti e il Prefetto di Roma, ma nessuno ci ha degnato di risposta, neanche dopo il verificarsi di atti incresciosi come quello del 25 luglio 2010, quando vennero spenti i condizionatori perché il Comune di Roma ne aveva negata l'accensione. Erano i giorni in cui a Roma il caldo registrava valori storici: nessuno ci rispose. Neppure abbiamo saputo che fine ha fatto l’impegno del consigliere Dario Nanni (PD) del 7 marzo scorso a presentare un'interrogazione al Sindaco su questo argomento.
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