Casa della Cultura: dove sono finiti i soldi? (VIDEO)
Ostia - La giunta usa toni da mercato. Ed è subito polemica. È la provocazione lanciata da uno dei rappresentanti di istituto dell'Anco Marzio ai membri della giunta municipale presenti questa mattina in consiglio. Un'affermazione sgradita ad alcuni consiglieri di centro destra, che ha scatenato la bufera in XIII Municipio.
La seduta ordinaria del consiglio è stata interrotta dall'arrivo degli studenti dei licei ostiensi, che hanno temporaneamente abbandonato le scuole occupate per andare a protestare in piazza della Stazione Vecchia, dove hanno improvvisato un sit-in. Una delegazione di studenti è stata accolta all'interno del Municipio, dove è scoppiata la lite. Alcuni consiglieri hanno abbandonato l'aula. Ma, polemiche a parte, quella che si delinea all'orizzonte è una questione molto più spinosa, che riguarda i finanziamenti stanziati per la Casa della Cultura, che sembrano misteriosamente scomparsi.
I milioni in realtà sarebbero tre, stando a quanto afferma il consigliere Pd Paolo Orneli. 1 milione e 200mila euro stanziati dal Comune e 1 milione e otto dalla Regione. Soldi che avrebbero dovuto finanziare la realizzazione della Casa della Cultura nell'ex struttura del Vittorio Emanuele, un progetto previsto già dal 2007, prima ancora dell'elezione della giunta Vizzani, che però non ha mai visto la luce. La Casa della Cultura è diventata Casa dei Giovani, i piani da destinarvi da tre sono passati a 1 e i metri quadri si sono ridotti da 3mila a poco più di 1.200.
Una scelta fatta dalla giunta Vizzani per assecondare, stando alle parole dell'assessore ai servizi sociali Lodovico Pace, le richieste della Consulta Giovani, e anche per scongiurare il rischio che enti privati entrassero nella gestione della struttura. Il progetto è stato quindi ridimensionato, come ha spiegato Orneli, ma i soldi sono rimasti gli stessi. Sempre 3 milioni, che però, secondo quanto afferma l'assessore Pace, al XIII Municipio non sarebbero mai arrivati; l'unica competenza dell'ente locale è infatti quella di controllo e destinazione d'uso dei locali. Una parte dei soldi sarebbe perciò ancora nelle casse del Dipartimento ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, che si occupa di pagare la ditta a cui sono stati appaltati i lavori. Un'altra quota, di entità non definita, sarebbe stato usata principalmente per la ristrutturazione dell'impianto idraulico. I lavori, dopo essersi interrotti per problemi con la sovrintendenza ai Beni Culturali, dovrebbero finire entro gennaio, ha spiegato Pace, per consegnare ai ragazzi quella che si presenta come la più grande struttura pubblica d'Italia gestita interamente da giovani.
I rappresentanti di istituto hanno chiesto la convocazione di un consiglio straordinario per fare luce sulla vicenda, che probabilmente si terrà giovedì prossimo. Intanto, dopo il furto di ieri notte, il Faraday questa mattina ha sgomberato, seguito dal Toscanelli e dal Labriola. All'Anco Marzio sono ancora in fase di decisione, mentre l'Enriqués, solo, resiste, e nonostante il rischio di mancata convalida dell'anno scolastico, annuncia il prosieguo dell'occupazione fino al 14 novembre, giorno dello sciopero nazionale.
Domani invece l'appuntamento per studenti e professori di istituti superiori e licei è alle 13.15 alla stazione di Ostia Lido, per partire tutti insieme alla volta di piazza dell'Esquilino, dove gli studenti di Ostia incontreranno quelli di Roma centro.
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