Ostia - A tre anni dall'inaugurazione della casa del parto  “Acqualuce”  il Comitato, preoccupato dello stato di difficoltà e precarietà in cui versa l’unica struttura del centro sud per il parto naturale, indice una mobilitazione per denunciare lo stato delle cose: 

I fondi stanziati nel bilancio regionale 2010 (510.000,00 euro per il biennio 2011- 2013) non sono stati impiegati per l'assunzione di personale dedicato (ostetriche e operatori socio sanitari).

Le ostetriche del blocco parto non possono compensare l'assenza di personale con le reperibilità.

I parti espletati nella casa seguono un andamento decrescente, nonostante la lunghissima lista d'attesa.

 Infatti sono stati effettuati:

19 parti nel 2009

 27 parti nel 2010;

18 parti nel 2011;

zero parti nel 2012.

Inoltre numerose gestanti a travaglio già iniziato si sono viste negato l'accesso alla casa per mancanza di personale.

La casa è stata trasformata in un cantiere che, fin dall'inizio, abbiamo ritenuto non necessario, che comporta inoltre, uno spreco di denaro pubblico e va ad interferire pesantemente sulla tranquillità delle partorienti.

Giovedì 8 marzo alle ore 10,30 Sit  in per chiedere con forza:

 chiarezza sull'utilizzo dei fondi;

la risoluzione definitiva delle problematiche su citate per garantire a tutte le donne la possibilità di usufruire della Casa del Parto Naturale “ Acqualuce”.

Appuntamento davanti all’entrata posteriore dell’Ospedale G.B. Grassi

Via Mar dei Sargassi, 29  di fronte alla palestra Virgin