Sanità, “scade” l’incarico a De Salazar. E alla Asl Rm/D "si riaprono le danze"
Casalbernocchi – Stamattina il commissario straordinario della Asl RmD, Vitaliano De Salazar, ha informato presso la Direzione dell’azienda a Casalbernocchi della cessazione del suo incarico il prossimo 9 novembre. Erano presenti la Rsu e le organizzazioni sindacali.
Un annuncio atteso. Inevitabile. “La situazione, prevedibile, è la conseguenza dell'inaudita e vergognosa condizione che si è protratta nel corso degli anni attraverso una serie interminabile di balletti e avvicendamenti negli assetti organizzativi/gestionali a base di commissari, sub-commissari, direttori, direttori facenti funzioni e ancora commissari e che probabilmente non finirà qui”, dichiarano i Cobas della Asl RmD.
E proseguono: “E’ una situazione frutto di equilibri e giochi di potere all'interno della Regione Lazio che ha finito per determinare un profondo e preoccupante stato di approssimazione e confusione rendendo ancor più difficile, se non impossibile, lo svolgimento di quel ruolo e di quella necessaria e fondamentale funzione e azione di governo, oggi più che mai imprescindibile se si vogliono affrontare le gravi problematiche presenti nel sistema dei servizi socio-sanitari pubblici”, spiegano i comitati di base.
Che fanno una sorta di elenco dove citano i problemi di funzionalità di tutti i servizi alla carenza del personale, l'imminenza della scadenza dei contratti di molte/i operatrici e operatori, gli interventi e i provvedimenti legati alla spending review con le pesanti ricadute che hanno sulla qualità dei servizi e sui livelli occupazionali di tante e tanti lavoratrici e lavoratori e tanto altro.
“Riteniamo che tutto ciò, però, sia speculare e strumentale al disegno portato avanti dalle classi dominanti tendente al depotenziamento e smantellamento del servizio socio sanitario pubblico. Come Cobas Asl Rm/D riteniamo necessario promuovere e sviluppare tutte le iniziative possibili per denunciare questo stato di cose a difesa del servizio sanitario pubblico e del diritto alla salute”, ribadiscono con decisione.
Chi sarà il prossimo direttore generale?, si domandano in tanti.
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