Casalbernocchi, la fiaccolata per Chiara termina in chiesa
Casalbernocchi – Centinaia di cittadini hanno partecipato ieri alla fiaccolata per Chiara, la ragazza di 19 anni ridotta in fin di vita dopo essere stata selvaggiamente picchiata dal proprio compagno domenica scorsa a Casalbernocchi. Una processione silenziosa si è snodata per le vie del quartiere nel segno di una comunità unita che si è poi raccolta nella chiesa di San Pier Damiani che Chiara frequentava. Commossa, silenziosa, stretta intorno ai genitori della giovane, che è ancora ricoverata in gravi condizioni all’ospedale San Camillo di Roma, la comunità ha pregato assistendo alla Santa Messa.
"Nel momento del dolore apriamo il cuore affinché possiamo accogliere dentro di noi la Speranza. Di fronte a questi crimini”, ha detto il parroco durante l'omelia, “la società civile deve rispondere perché non si può rimanere immobili, ma deve essere chiaro che siamo tutti qui riuniti non dal rancore, non dall'odio ma dall'amore per Chiara che è il veicolo dello Spirito Santo. Oggi abbiamo visto l'espressione di questo spirito di Dio: una fiaccolata silenziosa, un quartiere unito. Nelle letture di oggi San Paolo ce lo dice chiaramente: lo Spirito Santo non è nelle parole dei Sapienti, nei discorsi degli Intellettuali, dei Potenti, ma in Gesù e nella sua Croce, tra le sofferenze degli umili, il dolore dei piccoli. Ma c'è una risurrezione dopo la morte. Oggi vediamo la potenza dello Spirito Santo, una manifestazione del corpo, fisica, che Ci muove insieme: siamo un corpo solo che è stato ferito tramite Chiara e che unito vive. La morte non avrà mai l'ultima parola”. Il parroco ha poi ringraziato gli organizzatori, il quartiere, i volontari della protezione civile The Angels, le onlus che hanno aderito, tutti i cittadini che sono usciti dalle loro case e scesi in strada.
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