Casalpalocco – Una folla di persone per dare l’ultimo commosso saluto a Laura Lipera, la ragazza di 19 anni morta tragicamente tre giorni fa a seguito dello schianto dell’auto su cui viaggiava contro un albero.


LA MORTE - Per Laura, che si trovava in compagnia di un amico e della sua amica del cuore, entrambi ancora ricoverati in gravi condizioni all’ospedale Grassi di Ostia, la morte sarebbe avvenuta all’istante: inutili purtroppo i tentativi dei sanitari di rianimarla. La tragedia è avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì in via di Castelfusano all’angolo con via dei Pescatori, dove due settimane fa perse la vita Simone Urbano, un altro giovane di Ostia finito contro un pino a bordo della sua Panda.



I FUNERALI – Oggi i funerali della povera giovane nella chiesa di San Timoteo a Casalpalocco. Ad accogliere l’arrivo del feretro tantissimi giovani, amici di Laura, sconvolti, increduli, addolorati. “Non si può morire a 19 anni”, ha detto piangendo un’amica della ragazza, che aveva condiviso con lei gli studi e le prime esperienze. “Era una ragazza solare, piena di curiosità e di voglia di scoprire il mondo”, ha aggiunto.


LA MESSA - Poi l'entrata in chiesa dove ad aspettare Laura, straziati dal dolore, i genitori ed il fratello Federico. L'amica del cuore, Camilla Mosseddu, che era con lei la notte dell'incidente, è infatti ancora ricoverata sotto osservazione al Grassi.


IL SACERDOTE - "Cerchiamo di prendere esempio da Laura, prendiamo ciò che è bello e quello che di più buono c'è nella vita". Queste le parole che il sacerdote ha pronunciato durante la funzione funebre.


I GENITORI - Poi è stata la volta del papà di Laura. Poche semplici parole, che hanno commosso i presenti. Il padre ha detto che anche in Paraguay, dopo aver appreso della morte, è stata celebrata una messa in suffragio. Il signor Lipera ha anche annunciato l'intitolazione di una borsa di studio alla sua memoria. Per le donazioni gli estremi sono reperibili sul sito del progetto interculturale. Un lungo applauso ha accolto l'annuncio del papà.

La giovanissima, diplomata all'istituto Paolo Toscanelli, era impegnata in un progetto internazionale di intercultura. Rientrata recentemente dal sud America, più precisamente dal Paraguay, aveva in programma un nuovo viaggio, ed un nuovo soggiorno a Cuba, il prossimo gennaio. Un sogno spezzato una maledetta notte di dicembre. Sulla pagina Facebook di Laura, dove si legge Laura Lipera Capitano dove Capitano è il cognome della mamma, le foto di questa bellissima ragazza sorridente raccontano di una giovane che si avvicinava alla vita con gioia ed entusiasmo.

"Laura non avrebbe amato vedere piangere le persone... Per questo mentre tornate a casa mettete una musica e ricordatela con il sorriso". Sono state le toccanti e coraggiose parole della mamma di Laura.

I PALLONCINI – Poi l’uscita del feretro sul sagrato ed il lancio nel cielo di centinaia di palloncini bianchi tra le lacrime dei presenti. Oggi è il giorno del dolore, ma anche della speranza per quanti vorranno cogliere l’esempio di Laura: una ragazza col cuore pronto ad abbracciare il mondo.