Omicidio Casalpalocco, Gana Cavallo: “Corvini si credeva il padrone: ma per i consorziati era routine”
Casalpalocco – "Sesto Corvini si credeva il padrone di Casalpalocco, è risaputo: ma per il nostro quartiere era la routine. Era pronto a fare causa anche per un pino tagliato ma l’omicidio del quale è rimasto vittima questa mattina, un fatto brutto, è estraneo alla vita del nostro quartiere, un quartiere normale. Qualche furto nei villini e basta. Non certo un’esecuzione in pieno giorno come quella avvenuta oggi. Corvini lo conoscevano tutti, qui. Le beghe tra l’imprenditore assassinato e i consorziati andavano avanti ormai da vent’anni, da quando nel 1994 aveva acquistato per 240 milioni all'asta molti beni della liquidazione della società immobiliare Sogene. Era un tipo che creava grane ma, ecco, lo sapevano tutti. Simpatico o antipatico che fosse, con tutte le litigiosità che c’erano, questo è un quartiere normale: l’omicidio di Corvini? Non saprei a cosa potrebbe essere riconducibile ma non penso proprio ad alcun coinvolgimento dei residenti: sarebbe proprio una cosa da film". Lo dichiara Serena Gana Cavallo, presidente del Consorzio di Casalpalocco a Ostiatv.
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