Casalpalocco – “Furti, scippi, rapine in villa. L’ultima è stata consumata da un commando di quattro uomini armati fino ai denti ai danni di una coppia di anziani in via Ipponatte, il 21 settembre scorso. Possiamo immaginare il terrore vissuto da quelle vittime che, ostaggio dei malviventi, sono state costrette a consegnare, sotto la minaccia delle pistole, denaro e gioielli prima di essere malmenate. Un incubo che non vogliamo si ripeta. E con altrettanta decisione diciamo “basta” a tutti quegli episodi di “microcriminalità” che ci fanno vivere nell’incertezza e nella paura”.

 

Lo dichiara Leandro Aglieri, candidato presidente del Consorzio di Casalapalocco alle imminenti elezioni per il rinnovo del consiglio di amministrazione del Consorzio.

 

“Chiediamo subito, nel più breve tempo possibile, l’apertura di un tavolo con le istituzioni preposte alla sicurezza dei cittadini per definire un action plan contro la microcriminalità: siamo stanchi di vivere barricati in casa, con la preoccupazione di trovarla svaligiata o, peggio, di svegliarci nel cuore della notte con i ladri che frugano, così come è già accaduto. Abbiamo bisogno di risposte certe per affrontare una situazione che ci preoccupa e per la quale siamo disposti, come cittadini osservanti delle leggi, a fornire tutta la nostra collaborazione alle forze dell’ordine e alle istituzioni”, prosegue il dottor Aglieri.

 

“Pur consapevoli dei tagli di risorse imposti dal governo centrale a causa del difficile momento che attraversa il Paese, tuttavia non possiamo fare a meno di lanciare un responsabile quanto accorato appello alle amministrazioni ed agli enti competenti perché siano presi provvedimenti. Siamo pronti”, conclude il dottor Aglieri, “a collaborare in ogni modo con le istituzioni, ma gli interventi non possono più essere rinviati. A Casalpalocco c’è bisogno di una maggiore presenza di agenti di polizia e di carabinieri, che comunque ringraziamo per il lavoro prezioso che svolgono. Non escludiamo nessuna ipotesi  per mettere in sicurezza i nostri consorziati come ad esempio l'integrazione del lavoro delle Forze dell'Ordine con un servizio di vigilanza privata - come era negli anni '70 e come previsto all'Art. 2 del nostro statuto”.