Ostia - “Marino dimettiti! Elezioni subito!”. Lo chiede CasaPound Italia che ha affisso decine di striscioni affissi nella notte in tutti i quartieri di Roma. Nel X Municipio gli striscioni sono comparsi nelle principali vie di Ostia, su viale dei Romagnoli e sulla via del Mare, all'Infernetto dove Cpi ha organizzato la manifestazione contro il centro di accoglienza, ad Acilia e a Ostia Antica. “Le recenti inchieste – spiega Cpi in una nota – hanno mostrato oltre ogni ragionevole dubbio come l'attuale giunta fosse legata al sistema criminale che ha condizionato la vita della capitale negli ultimi anni. Dopo aver provato a dissociarsi dai personaggi chiave dell'inchiesta, Marino è stato inchiodato da una serie di foto che parlano chiaro. Il Pd romano - prosegue la nota - ha avuto un ruolo chiave in quel meccanismo basato sul business dell'accoglienza e sugli affari sporchi delle cooperative rosse tant'è che Renzi ha ritenuto di doverlo commissariare. A maggior ragione va allora sciolta una giunta che già prima dei recenti scandali aveva dimostrato tutta la sua inettitudine”. CasaPound chiede nella nota “di conseguenza le dimissioni immediate del sindaco e il ritorno alle urne, messaggio che faremo arrivare direttamente a Marino nella nostra manifestazione contro il primo cittadino prevista per domani, mercoledì 10 dicembre, alle 15 sotto al Campidoglio”.


Anche Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, ed Emiliano Corsi, esponente del comitato DifendiAmo Roma, intervengono: “Il Ministro dell’Interno Alfano e il presidente del Consiglio Renzi continuano a temporeggiare rimandando alle calende greche una decisione che logorerà la città. Troppi i nodi da sciogliere sui comportamenti tenuti è dunque opportuno che il sindaco Marino si dimetta e se ne avrà il coraggio e la forza politica si ricandidi”, dichiarano:  
“In queste ore abbiamo avuto il Presidente dell’Assemblea Capitolina che si è dimesso, il responsabile della Trasparenza di Roma Capitale Politano che ha fatto lo stesso, dimissioni che sono arrivate anche da parte di un Assessore della Giunta Marino. Allo stesso tempo il vice Sindaco intratteneva rapporti con i vertici della principale cooperativa al centro dell’inchiesta, cooperativa su cui lo stesso Marino continua a non dare valide spiegazioni. Oltre all’umiliazione dell’eventuale commissariamento, andremmo verso tempi inesorabilmente lunghi per una città che ha bisogno di punti di riferimento solidi e di un’Amministrazione competente, legittimata e pulita”, concludono Santori e Corsi.