Fiumicino – ‘Caso chioschi’: i consiglieri dell’opposizione hanno presentato una mozione di sfiducia al sindaco di Fiumicino Esterino Montino ed ai consiglieri della maggioranza del comune raggiunti nei giorni scorsi da un avviso di garanzia in merito alla vicenda delle concessioni demaniali.


LA MAGGIORANZA - “Siamo certi che la vicenda che ci vede chiamati in causa si risolverà presto”, dichiarano i consiglieri di maggioranza del Comune di Fiumicino raggiunti da un avviso di garanzia in merito alla vicenda delle concessioni demaniali.


LA PROCURA - “Se ci sono dei dubbi è bene che la Procura indaghi e faccia giustamente i suoi accertamenti”, aggiungono. “Da parte nostra – sottolineano i consiglieri di centrosinistra – siamo certi di aver agito nell’interesse comune, senza procurare alcun “ingiusto vantaggio patrimoniale” ad alcuno. Occorre infatti precisare che la delibera di indirizzo votata in Consiglio comunale nasce con lo spirito di riportare all’interno delle norme un procedimento iniziato 14 anni fa e mai portato a conclusione”.


IL BANDO – “Il bando del 2002 per l’assegnazione dei chioschi ha sempre previsto la concessione su 2000 mq per le attrezzature balneari. Peccato che le disposizioni del bando non siano state mai applicate dalla vecchia Amministrazione la quale, invece di stare nelle norme e rilasciare l’unico istituto giuridicamente riconosciuto per l’occupazione del demanio (ovvero la concessione), ha scelto di rilasciare la convenzione, determinando una situazione confusa e nebulosa, tanto a livello giuridico che amministrativo”, spiegano ancora i consiglieri di maggioranza.


LA DELIBERA – “Con la nostra delibera – dicono – abbiamo semplicemente dato mandato agli uffici di riparare a questa situazione di indeterminatezza che si era consolidata negli anni, previo tutte le verifiche tecnico-normative del caso e sulla base della Sentenza del Consiglio di Stato e del bando originario. Non abbiamo dato nuove concessioni – sottolineano i consiglieri - non abbiamo esteso l’area, non abbiamo allungato la durata dell’occupazione del demanio. Semmai abbiamo esercitato il nostro mandato, abbiamo fatto ciò che la passata amministrazione non ha fatto: scegliere di governare. E ci sorprende che a chiedere spiegazioni siano proprio quei consiglieri che questa situazione hanno contribuito a determinarla”, concludono.


LA SFIDUCIA - I consiglieri dell’opposizione in una nota congiunta i consiglieri Gonnelli, De Vecchis, Onorati, Picciano, Merlini, Biselli, Paolini e Poggio attaccano: “La decisione del sindaco Montino di ignorare completamente le richieste dell’opposizione dimostra una volta di più che non si possa instaurare alcun rapporto fiduciario con chi invece di chiarire la propria posizione giudiziaria da giorni snobba la città come se nulla fosse accaduto”.


IL PROBLEMA – “Qui il problema non sono solo e semplicemente le vicende giudiziarie che hanno investito il primo cittadino e buona parte del Consiglio Comunale, che rappresentano comunque un’aggravante, ma gli atteggiamenti utilizzati nella gestione della cosa pubblica. Il proseguimento di questo mandato non farebbe che peggiorare le condizioni amministrative e finanziarie dell’intero comune di Fiumicino. Ogni giorno in più di questo governo rappresenta un rischio gravissimo per la nostra città”, denuncia l’opposizione.


LE DIMISSIONI – “È evidente che in un quadro simile non ci siano più le condizioni per proseguire il mandato, per questo secondo quelle che sono le norme regolamentari abbiamo sottoscritto una mozione di sfiducia ufficiale al sindaco Montino, che speriamo possa essere firmata anche da altri gruppi di consiglieri comunali che hanno a cuore gli interessi di Fiumicino. Questa farsa deve terminare. È ora che il sindaco e la sua maggioranza si rendano conto che Fiumicino rischia di essere l’unica amministrazione d’Italia che ha più indagati che amministratori”, continuano.


SITUAZIONE GRAVE – “Speriamo che l’onorevole Orfini e il Pd siano coerenti e comprendano che la situazione del sindaco Montino è di gran lunga peggiore, sia in termini giudiziari che in termini politici, di quella dell’ex sindaco di Roma Ignazio Marino. Nell’interesse della città e della politica è bene che questa farsa cessi, per permettere a tutte le realtà sociali, imprenditoriali associative di ricominciare a respirare recuperando quel rapporto di fiducia tra politica e cittadinanza che rischia di recidersi definitivamente”, concludono consiglieri Gonnelli, De Vecchis, Onorati, Picciano, Merlini, Biselli, Paolini, Poggio.


IL TESTO DELLA MOZIONE DI SFIDUCIA


“I sottoscritti consiglieri del comune di Fiumicino, preso atto che il rapporto di fiducia tra il Sindaco della città è ormai definitivamente terminato e considerato che tutti gli obiettivi programmatici sono stati disattesi e che non vi è stato nessun risultato tangibile raggiunto, riducendo l’azione di governo a meri slogan propagandistici;


Considerato che le note vicende giudiziarie del Sindaco stanno portando l’intero consiglio comunale verso la più completa delegittimazione e perdita di credibilità; Considerato altresì che non si può non tener conto che la maggioranza dei componenti del consiglio comunale risultino anch’essi iscritti nel registro degli indagati;

Ritenendo che il proseguimento di questo mandato non farebbe altro che peggiorare la già precaria condizione in cui versa la città ormai amministrativamente abbandonata a se stessa; Chiedono che come atto di responsabilità verso la nostra Città il consiglio approvi con atto formale la sfiducia nei confronti del sindaco e della giunta e il conseguente scioglimento del Consiglio stesso”.