OSTIA - Dopo due anni, si è conclusa ieri mattina un altro triste caso di “stalking” ad Ostia. Ancora una volta è un uomo a finire in manette: M.G. di 46 anni, originario di Napoli ma residente a Ostia da molti anni. Circa due anni fa, l’uomo è stato lasciato dalla moglie, una 34enne lidense, per via del suo comportamento ossessivo e violento. In un primo momento, la donna ha avuto l’impressione che la separazione fosse servita a risolvere i suoi problemi ma, così non è stato. Non avendo accettato la separazione, nel giro di poco tempo M.G. ha iniziato a perseguitarla con telefonate e sms in tutte le ore del giorno e della notte, con appostamenti sotto casa tant’è che la donna, si era già rivolta ai carabinieri ai quali aveva  chiesto di intervenire. Ieri, però, l’uomo è stato sorpreso in flagranza proprio mentre stava compiendo l’ultimo atto persecutorio. Alle 12:00 circa, è ritornato sotto l’abitazione della sua ex, un appartamento in Lungomare Duca degli Abruzzi a Ostia, si è attaccato al citofono ed urlando, l’ha minacciata di aprire altrimenti avrebbe buttato giù la porta. La donna, impaurita, si è barricata all’interno e ha chiamato il 112. Dopo pochi minuti, sul posto è intervenuta una pattuglia del Nucleo Radiomobile che ha sorpreso l’uomo mentre minacciava di morte la malcapitata, qualora non fosse ritornata a vivere con lui. I carabinieri lo hanno arrestato con l’accusa di stalking. Successivamente, M.G. è stato tradotto nel carcere di “Regina Coeli” in Roma, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che lo interrogherà nelle prossime ore.
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