Ostia – Ancora un incendio all'interno della Pineta di Castel Fusano ad Ostia, con una colonna di fumo nero che si è sviluppato all'altezza di viale Mediterraneo e a bruciare, secondo i primi riscontri, sarebbero ancora una volta rifiuti, vegetazione e una baracca utilizzata come alloggio di fortuna. Ed è venuto subito alla mente il ricordo dei devastanti incendi che hanno recentemente interessato la pineta di Ostia che avrebbe dovuto far pianificare una maggiore attenzione e vigilanza da parte dell’attuale Amministrazione. E’ quanto denuncia in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale. Per porre una maggiore attenzione al problema degli incendi, Ecoitaliasolidale lo scorso anno ha festeggiato il 21 novembre, la Giornata Nazionale dell’albero, con due iniziative simboliche, una a Roma, proprio nella Pineta di Castel Fusano ed una in Sicilia, nell’Isola di Pantelleria.

“Da sempre abbiamo voluto porre l’attenzione sulla morte degli alberi avvenuta per mano di criminali – ha dichiarato Benvenuti - che distruggono con il fuoco patrimoni naturali come i boschi e le pinete. Solo l’anno scorso in Italia sono andati in fumo 27 mila ettari di bosco, per fare un paragone, qualcosa come i comuni di Milano e Brescia spariti tra le fiamme. La mano criminale dell’uomo ha distrutto bellezze naturali di primaria rilevanza, e le Istituzioni debbono attivarsi concretamente per vigilare, ridare vita e tutelare le meravigliose caratteristiche ambientali e naturalistiche esistenti nel nostro Paese”.

L’iniziativa che si era svolta lo scorso anno nella Pineta di Roma ha visto la presenza oltre al Presidente di Ecoitaliasolidale Piergiorgio Benvenuti ed ai dirigenti dell’Associazione ambientalista anche la Campionessa del Mondo di Marcia, Giuliana Salce. per porre l’accento sul “valore del patrimonio Naturale come palestra a cielo aperto, la più prestigiosa, da difendere e da poter donare alle giovani generazioni per una migliore qualità della vita. Tutto questo ha necessità di una maggiore presenza e di programmi certi – conclude Benvenuti - per impedire sversamenti illeciti di rifiuti e baraccopoli abusive da dove probabilmente anche oggi si sono sviluppate le fiamme”.