Cea, per il fine settimana 3 gite interessanti
Ostia - Per questo fine settimana il Cea propone 3 visite guidate: Sabato 28 Febbraio, alle ore 15.30, l'architetto Fabrizio Madonna vi condurrà nella visita di Ostia Liberty; Domenica 1 Marzo, alle ore 10.30, invece, la Dott.ssa Loretta Buonamico vi porterà a visitare la Centrale Montemartini; e, sempre Domenica 1 Marzo, alle 15, visiteremo Monte dei Cocci, a Testaccio. La prenotazione per tutte le visite è obbligatoria al n. 06 50917817 (lun.-merc.- ven. e sabato ore 9.30-12.30) oppure ai cellulari: 347 8238652 o 327 4564966. Si può anche prenotare via mail sostituendo all'oggetto la parola "PRENOTAZIONE" ed indicando nome, cognome, un recapito telefonico e la visita prescelta. La prenotazione sarà valida al ricevimento della conferma.
Sabato 28/02/2015
Urbanistica del primo Novecento
Appuntamento: Ore 15.30 Piazzale Regina Pacis, Ostia
"Le tendenze architettoniche e artistiche del primo Novecento costituiscono a volte una rottura con gli schemi urbanistici del passato; ne è un esempio Ostia Lido che, nata nel tardo periodo Liberty e progettata con un tessuto da Città Giardino, ha visto proliferare in pochi anni piccole ma significative testimonianze del movimento artistico che rivoluzionò l' Europa. Palazzine e villini liberty del centro storico, case popolari su v. della Marina e c. so Duca di Genova, fino ad arrivare alla grande rottura razionalista, ultima veste artistica della Città, che con le residenze di Libera, ma ancor più con la Posta di Mazzoni, proiettano Ostia Marittima (secondo il nome di allora) nel panorama architettonico italiano più attuale degli anni Trenta. E' appunto questa duplice natura artistica da riscoprire passeggiando nel centro storico, là dove venne disegnata la prima "borgata marittima", a rendere Ostia Lido al tempo stesso interessante e piena di fascino."
Domenica 01/03/2015
Spazio museale di notevole interesse
Appuntamento: Ore 10.30 Ingresso Museo, via Ostiense 106
Straordinario esempio di archeologia industriale riconvertito in sede museale, ha avuto inizio nel 1997 con il trasferimento di centinaia di sculture in occasione della ristrutturazione di ampi settori del complesso capitolino, accostando due mondi diametralmente opposti come l'archeologia classica e l'archeologia industriale. In un suggestivo gioco di contrasti accanto ai vecchi macchinari produttivi della centrale sono stati esposti capolavori della scultura antica e preziosi manufatti rinvenuti negli scavi della fine dell'Ottocento e degli anni Trenta del 1900, con la ricostruzione di grandi complessi monumentali e l'illustrazione dello sviluppo della città antica dall'età repubblicana fino alla tarda età imperiale.
Monte Testaccio
Monte dei Cocci, la discarica di epoca romana
Appuntamento: Ore 15.00 via Zabaglia 24, angolo via Galvani
Il Monte dei Cocci, noto come Monte Testaccio, potrebbe essere definito una discarica di epoca romana.. Infatti si è formato nei secoli con strati ordinatamente disposti di frammenti di anfore olearie (in latino testae, da cui il nome del monte) che venivano scaricate nel porto fluviale, l'Emporium, posto nelle vicinanze, lungo il Tevere. L'altura, alta circa 30 mt., con un diametro massimo di 1 km. ed una superficie di 20.000 mq. era situata all'esterno del circuito delle Mura Aureliane, nei pressi del fiume, nella zona meridionale della città. Si è formata con anfore in gran parte databili dalla tarda età repubblicana fino al III sec d.c.. Una rampa, probabilmente antica, doveva essere percorsa dai carri che salivano sulla sommità del colle per scaricare le anfore. Gli scavi, che hanno interessato solo la sommità del colle, perciò gli strati più recenti, hanno restituito frammenti di anfore per la maggior parte provenienti dalla Betica e dall'Africa, con corpo sferico (Dressel 20) e marchio di fabbrica su una delle anse. La visita ci consentirà non solo di conoscere uno dei luoghi più caratteristici di Roma, ma anche di comprendere i complessi traffici commerciali di cui la città era il centro, traffici che vedevano le rotte commerciali del Mediterraneo avere come punto di arrivo in un primo momento il sistema portuale ostiense e successivamente i numerosi scali posti lungo il Tevere, come l'Emporium.