Ostia - Tutto pronto per il prossimo weekend. Cea come da programma ha organizzato per il prossimo fine settimana due splendide visite una nella nostra Riserva ed una a Roma: Sabato 18 ottobre con appuntamento alle ore 16.00 al parcheggio del III Cancello della Via Litoranea, sarà possibile visitare le Dune di Castel Porziano, preziosissimo ecosistema, purtroppo a rischio. Il contributo  per la visita è di euro 5 (gratuita under 18), da pagare in loco. Domenica 19, con la guida dell' Architetto Fabrizio Madonna si potrà visitare il celebre Quartiere Coppedè. L'appuntamento è alle ore 16.30 a Piazza Buenos Aires, Angolo viale Regina Margherita, lato via Tagliamento, il contributo richiesto di euro 5.  La prenotazione per tutte le visite  è obbligatoria al n. 06 50917817 (lun.-merc.- ven. e sabato ore 9.30-12.30)  oppure ai cellulari: 347 8238652  o 327 4564966.Si può anche prenotare via mail sostituendo all'oggetto la parola "PRENOTAZIONE" ed indicando nome, cognome, un recapito telefonico e la visita prescelta. La prenotazione sarà valida al ricevimento della conferma. 
 
 
 
Sabato 18 ottobre 2014


Le dune di Castelporziano Prezioso ecosistema a rischio. Appuntamento: ore 16.00, parcheggio Terzo Cancello, Via Litoranea Km 6,2. Contributo: € 5 (gratuita under 18 Le dune sono rilievi sabbiosi accumulati dal vento che si sviluppano parallelamente alla linea di costa e vengono stabilizzate dalla vegetazione. I sedimenti che le costituiscono sono stati portati in mare dal fiume Tevere e distribuiti dalle correnti marine in forma di cordoni litoranei, dapprima sommersi, poi emersi.Quando la duna costiera viene stabilizzata dalla vegetazione, costituisce una formidabile difesa contro l'erosione del litorale. La vegetazione della duna è disposta in cinture parallele alla linea di costa. Sulla battigia troviamo il Cachileto, formato da specie annuali che germinano solo quando nel suolo è presente sostanza organica in decomposizione. Più all'interno abbiamo l'Agropireto e quindi l'Ammofileto, caratterizzato da piante perenni dal fitto ed esteso apparato radicale grazie al quale la sabbia viene trattenuta creando i cordoni. Segue poi una fascia umida retrodunale e poi la duna fissa con arbusti sempre verdi della macchia mediterranea. Oggi gran parte delle dune è stata spianata per far posto a stabilimenti, strade, case che spesso si trovano di conseguenza minacciati dall'erosione.E' necessario salvaguardare l'inestimabile patrimonio ambientale presente a Castel Porziano e Capocotta. Per Capocotta nel piano di gestione della Riserva sono previste delle particolari norme di tutela per questo delicato ed importantissimo ecosistema. 

 
Domenica 19 ottobre 


Quartiere Coppedè Straordinarie architetture del primo '900 Appuntamento: ore 16.30 Piazza Buenos Aires, angolo Viale Regina Margherita, lato via Tagliamento. Contributo: euro 5 (gratuita under 18)  ll Quartiere Coppedè è un complesso di edifici situato a Roma, nel quartiere Trieste, tra piazza Buenos Aires e via Tagliamento. Nel 1915 la Società Anonima Edilizia Moderna, ideò una zona abitativa a Roma, adiacente a piazza Quadrata (piazza Buenos Aires), tra i confini dei Parioli e tra i nuovi, per l'epoca, quartieri Salario e Trieste. Il progetto venne affidato all'architetto Gino Coppedè. Il quartiere nacque sul piano regolatore Bonfiglietti del 1909, tra non poche difficoltà e contrasti tra la commissione edilizia. La prima presentazione del progetto è del 1916 e la progettazione risalirebbe quindi al 1915 quando Coppedè fu incaricato dai finanzieri Cerruti e Becchi. Nel 1921 vennero terminati i Palazzi degli Ambasciatori ma il quartiere rimase incompiuto per la morte di Coppedè avvenuta nel 1927. Il quartiere fu completato dall'architetto Paolo Emilio André. Il piano dell'opera comprendeva inizialmente la costruzione di 18 palazzi e 27 edifici tra palazzine e villini. Il 23 agosto 1917 la commissione edilizia richiese a Coppedè di dare al quartiere un'impronta romana. Così Coppedè utilizzò il tema della Roma antica come le cornici e le modanature alla Roma imperiale ed un arcone richiamante gli archi di trionfo del Foro Romano.