Roma - “L’appello della Croce Rossa non può rimanere inascoltato da parte del Presidente della Regione Lazio, è necessario fare chiarezza una volta per tutte sulla gestione del Centro di Educazione Motoria di Via Ramazzini sul quale si riscontra una gestione imbarazzante e discriminatoria da parte della Asl Roma D. Mentre i genitori dei ragazzi assistiti denunciano l’interruzione di pubblico servizio”, così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Salute, commentando la lettera scritta da Flavio Ronzi; Presidente del Comitato provinciale Cri di Roma, al Presidente Nicola Zingaretti.


“Ma non può restare inascoltato neanche l’appello lanciato ieri dai genitori dei ragazzi che frequentano il Centro di Educazione Motoria di Via Ramazzini: si rischia il mancato servizio per il periodo natalizio. Le famiglie e i ragazzi non ne possono più di questa storia infinita, la preoccupazione e i timori che da mesi stanno vivendo devono avere necessariamente una fine. Se tutto sembrava essersi concluso con la firma di un protocollo, ora sembra che la Asl Roma D non stia provvedendo al rispetto di quanto pattuito. Su questo tema chiediamo però alla Regione responsabilità e un approccio pragmatico alla questione, che metta da parte cavilli burocratici e rimpalli di competenze e porti risolutamente alla chiusura di questa annosa vicenda. Il pressapochismo non dovrebbe caratterizzare la gestione delle strutture socio-sanitarie e mentre da una parte chiediamo ancora pazienza e disponibilità alla Croce Rossa, dall’altra vorremmo che la Regione Lazio facesse il suo dovere. A tutela di decine e decine di pazienti e delle loro famiglie”, conclude Santori.