Centro Giano –  A Centro Giano è emergenza sicurezza idraulica. Il quartiere dell’hinterland lidense, duramente colpito dalle alluvioni del 20 ottobre dello scorso anno, torna a lanciare un accorato ma deciso appello alle amministrazioni in concomitanza con l’inizio della stagione delle piogge affinché non si ripeta quello che accadde nel 2011.


Immediatamente dopo il nubifragio dell’autunno scorso, che all’Infernetto causò la morte di un giovane cingalese rimasto intrappolato dal fango e dall’acqua nello scantinato in cui viveva con la moglie ed il figlioletto, il comitato di quartiere Centro Giano Giano si mobilitò per ottenere un incontro con l’assessore ai lavori pubblici di Roma Capitale, Fabrizio Ghera, e l’Acea Ato2.


Fu convocato un primo incontro in assessorato al quale parteciparono il comitato di quartiere e alcuni cittadini. “Al termine della riunione”, riferisce Domenico Midea, presidente del comitato, “i rappresentanti istituzionali dichiararono che “non era possibile esprimere alcun parere ufficiale in quanto era necessario attendere che fossero visionati i verbali degli operatori intervenuti sul luogo al momento dell’alluvione”.


E dopo? Dopo è calato il silenzio. Il silenzio più assoluto. Ma il comitato non si è arreso e per mesi ha sollecitato una risposta tentando, invano, di mettersi in contatto con l’assessorato e con l’Acea.


“L’unica risposta?  Il totale disinteresse delle istituzioni di fronte al gravissimo problema di sicurezza di tutti i cittadini di Centro Giano e degli altri abitanti del nostro territorio”.

 
Il CdQ ha quindi inviato una serie di missive. La prima il 16/05/2012 prot. 11/12, indirizzata all’ass. ai lavori pubblici e periferie Fabrizio Ghera e all’ Acea Ato 2 spa all’attenzione del responsabile Ranalletta Guglielmo. La seconda il 24/07/2012 prot. 11/12 indirizzata ai succitati e mettendo a conoscenza anche l’Arma dei carabinieri, i vigili del fuoco e la polizia municipale del XIII per richiedere con forza un incontro per l’aggiornamento sugli avvenimenti alluvionali ed in particolare sullo stato di manutenzione degli impianti di sollevamento e della rete fognaria nel suo complesso.

 

“Oggi, a quasi un anno dai tragici eventi del 20 ottobre 2011 e con la stagione delle piogge alle porte, i cittadini del quartiere sono completamente abbandonati a loro stessi e al loro destino”, sottolineano al comitato: “Non sono bastati gli allarmi e le alluvioni degli inizi di settembre per far scattare un minimo di senso del dovere alle istituzioni”.

 

“Ora Centro Giano vuole una risposta! Vuole essere messo a conoscenza della relazione tecnica sugli avvenimenti dello scorso 20 ottobre 2011 e vuole avere notizie sullo stato di manutenzione dell’impianto di sollevamento e della rete fognaria. Ci auguriamo  che almeno adesso possiamo avere una risposta e che la paura per l’incolumità e la sicurezza dei cittadini possa rientrare finalmente nella sfera di interesse delle istituzioni”, concludono.