Centro immigrati, Sel: “Fiumicino città solidale: no all'odio e al razzismo”
La Prefettura di concerto con il Ministero degli Interni, presieduto da Alfano, sta dislocando in tutta Italia piccoli gruppi di rifugiati e richiedenti asilo politico. Chiariamo che parliamo di ESSERI UMANI, che scappano da torture, guerre e miseria. Donne, uomini e bambini che hanno avuto la sfortuna di nascere in luoghi del mondo meno fortunati del nostro. In questo caso si parla di venti ragazzi che, dopo le peripezie di due anni di viaggio pensavano di arrivare a Fiumicino e trovare un po’ di tranquillità. All’arrivo, invece, hanno trovato dei nemici che nemmeno conoscono. Noi eravamo lì, con i nostri consiglieri comunali, il sindaco e le istituzioni a dar loro il benvenuto e a dimostrare che Fiumicino è una Città civile, accogliente e solidale. A qualche esasperato vogliamo chiedere le ragioni del suo silenzio di fronte a due fatti molto chiari. Perché quando governavano hanno giustamente continuato a mantenere aperti i due centri accoglienza presenti sul territorio e a gestione comunale?
Secondo, perché non esprimono indignazione di fronte ad alcuni italiani che affittano appartamenti in nero a extracomunitari di cui non si conosce nulla, a prezzi esorbitanti senza garanzia e controllo? Noi vigileremo affinché: sia garantita la massima sicurezza dalle forze dell’ordine, anche a garanzia degli stessi utenti del centro oltre che dei cittadini; i fondi pubblici non vengano sperperati dai gestori del centro e sia rispettato il bando di assegnazione; i ragazzi si integrino con la Città; i cittadini vengano informati periodicamente della situazione; Sel Fiumicino è, e sarà sempre, dalla parte dei più deboli, contro l’intolleranza, il razzismo e a favore della solidarietà e della dignità delle persone".
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