Cerveteri - “Una rassegna curata nei dettagli, con la precisa volontà di far conoscere capolavori del cinema italiano che hanno segnato un’epoca. Magari poco trasmessi, se non addirittura dimenticati dalle tv, ma che ancora oggi offrono spunti di riflessione. È con orgoglio che presentiamo all’interno del ricco programma degli eventi natalizi di Cerveteri, il ciclo di proiezioni dal titolo ‘Il Cinema di Pier Paolo Pasolini’, un omaggio in nove appuntamenti dedicato al poeta, al regista e scrittore che universalmente viene riconosciuto come uno dei più grandi artisti ed intellettuali del XX secolo”.

Così Federica Battafarano, Assessora alle Politiche Culturali del Comune di Cerveteri presenta la rassegna cinematografica curata dal Professor Michele Castiello, docente ed esperto, che prenderà il via sabato 8 dicembre nei locali di Sala Ruspoli in Piazza Santa Maria.

“Discusso, al centro di forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, sempre assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti, Pasolini ha saputo rappresentare nei vari campi artistici, da quello della pittura a quello del cinema, passando per la poesia ai romanzi, in maniera attenta i cambiamenti della società italiana nel secondo dopoguerra – ha dichiarato Federica Battafarano, Assessora alle Politiche Culturali del Comune di Cerveteri – la rassegna che proponiamo, sotto la sapiente guida dell’esperto conoscitore di cinema Professor Michele Castiello, ci regala una visione a tutto tondo del genio di Pasolini, dalle grandi opere del primo periodo creativo, al periodo post-utopia della decadenza dello stile, fino ad arrivare a due appuntamenti speciali con dei cortometraggi lirico-favolistici e alla proiezione di un docufilm dedicato proprio a questo grande protagonista della storia e della cultura italiana”.

La rassegna si apre sabato 8 dicembre, con la proiezione di 'Accattone', film che segna l'esordio alla regia di Pasolini. Il film è una metafora di quella parte di Italia costituita dal sottoproletariato che vive nelle periferie delle grandi città senza alcuna speranza per un miglioramento della propria condizione, a cui non resta che la morte come via di uscita da una condizione disperante. Vincitore di un Nastro d’Argento, è selezionato nella lista dei 100 film italiani da salvare, ovvero tra quelle 100 pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese tra il 1942 e il 1978.

La proiezione sarà preceduta dalla presentazione del libro-inchiesta 'Massacro di un poeta', scritto da Simona Zecchi, giornalista e tra le fondatrici del sito indipendente di inchiesta 'Lettera 35'.