Cgil Ovest Fp: ‘Capodanno, non solo si mangia, con la cultura si balla!’
Roma - Da anni avanza il dibattito se con la cultura si possa o no mangiare, se l’immenso patrimonio dell’umanità che ricade nel nostro territorio e di cui abbiamo la responsabilita’ della conservazione e tutela possa o no divenire un settore economico e quali siano i limiti da porre alla valorizzazione del patrimonio. Finalmente il sovrintendente dell’Archivio centrale di stato si è incaricato di dire qualcosa di definitivo e ha pensato bene di far svolgere un Capodanno all’insegna della musica elettro-house all’interno dell’archivio con tavoli venduti a 1.000 euro e semplice ingresso a 30 per quello che promette essere un Capodanno “sensazionale”. A noi pare che di sensazionale, di spropositato ci sia solo l’ ubriacatura sottoculturale del mercato, dell’arrembaggio mercantile che deve conquistare e annettere a se ogni spazio, ogni luogo e non trova alcun freno, che non si pone alcuna limitazione nel trasformare il luogo della memoria della nostra repubblica, svendendo con il luogo materiale quanto di immateriale ed importante esso rappresenta, nello squallido teatro di una serata house. Vorremmo che il ministro, i cittadini, le forze politiche e culturali di Roma non si facessero assordare dalla musica house e recepissero la domanda di intervento che non solo blocchi questo scempio ma che apra una seria riflessione sull’uso del patrimonio culturale di questo paese che non può essere degradato con l’avallo dei soggetti che hanno l’obbligo istituzionale della loro tutela. Lo dichiara la Cgil Roma Ovest in un comunicato.
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