Casalbernocchi – Sulla vicenda di Chiara Insidioso Monda, la ragazza di venti anni ridotta in fin di vita per le botte ricevute dall’ex, Maurizio Falcioni, a febbraio 2014 a Casalbernocchi, interviene Maria Teresa Bellucci, presidente nazionale del Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano (Modavi).


LO SCONTO DI PENA - «Non può bastare chiedere scusa in un'aula di tribunale dopo essere già stati condannati in primo grado, peraltro con rito abbreviato e quindi avendo già ottenuto un primo sconto di pena. Uno Stato non è giusto quando sconta di quattro anni la pena di chi si é macchiato di un reato così indegno, come la violenza perpetrata su una donna. Non é così che si garantisce il diritto delle vittime di violenza ad avere giustizia e certezza della pena”, dichiara Maria Teresa Bellucci.


LE ‘3 P’ – “L'ulteriore sconto alla pena di Maurizio Falcioni, unite alle parole di rabbia da parte del padre di Chiara Insidioso contro l'inefficienza dello Stato, pesano come macigni sul cuore e sull'orgoglio ferito di tutta una Nazione, che dovrebbe invece essere in prima fila nell'attuare le “tre p” della convenzione di Istanbul: prevenire la violenza, proteggere le vittime, punire i colpevoli. Per fare questo occorre un lavoro culturale volto a cambiare l'approccio, a volte superficiale o troppo sbilanciato a favore del carnefice più che della vittima, verso il fenomeno della violenza di genere”, spiega il presidente di Modavi.


IL PROGETTO PHAROS - Il Modavi onlus continua la sua battaglia in questo ambito con il “progetto Pharos”, tramite il quale intende realizzare un percorso multi-dimensionale per la tutela delle donne ed il contrasto della violenza correlata, in grado di focalizzare l’attenzione sul fondamentale ruolo della prevenzione e del conseguente sostegno. Grazie al coinvolgimento in queste attività di 21 Associazioni affiliate operanti sul territorio e numerose collaborazioni con Enti locali e Istituti Scolastici», conclude.