'Chiara Insidioso: nessun indennizzo equo ed adeguato ma solo rimborso spese’
L’INDENNIZZO – “La senatrice Alessandra Bencini ce l'ha messa tutta per far approvare gli emendamenti che prevedevano un indennizzo equo ed adeguato per tutte le vittime di reati intenzionali violenti ma purtroppo è stato approvato un testo che prevede un indennizzo soltanto per le vittime di violenza sessuale ed omicidio mentre per le altre - Chiara Insidioso Monda, Willyam Iash, Filomena Di Gennaro, Elisa Consoli, per esempio - solo un rimborso per le spese mediche ed assistenziali”, spiega Maurizio Insidioso, il papà di Chiara, dopo aver appreso l’esito: “non servirà all'Italia per evitare la procedura di infrazione posto che non si recepisca così la direttiva comunitaria 80/2004”.
“A questo punto mi chiedo dove siano tutte quelle ‘grandi associazioni’ che combattono ed organizzano eventi sulla violenza sulle donne, sulle vittime e sul femminicidio. Perché non intervengono indignandosi per quello che è successo ieri in senato? Forse ci sono soltanto l'8 marzo o il 25 novembre, ossia nei ‘giorni delle ricorrenze’ in cui ci si può fare pubblicità oppure sono presenti solo per chiedere l'8 per mille o i contributi europei? Care associazioni e telefoni vari aspetto il vostro sdegno. Con fiducia!”, commenta Maurizio Insidioso.
Nei giorni scorsi Maurizio Falcioni, l'operaio 37enne arrestato e condannato in appello per tentato omicidio per aver massacrato Chiara Insidioso Monda colpendola con calci con le pesanti scarpe da lavoro, infierendo mentre lei era a terra sulla testa, ha presentato un ricorso in Cassazione. Il suo legale ha spiegato che si tratterebbe di un delitto preterintenzionale perché il 37enne ‘avrebbe agito in un impeto di rabbia’ ma ‘senza avere l’intenzione di ucciderla’. Insomma, per l’avvocato che assiste Falcioni non si tratterebbe di un tentato omicidio. Secondo quanto dichiarato dall’avvocato della difesa l’uomo sarebbe ‘molto dispiaciuto’ e vorrebbe sottoporsi ad una nuova perizia psichiatrica, respinta in appello. In primo grado Falcioni era stato condannato a 20 anni di reclusione, ridotti a 16 grazie ad uno sconto di pena di 4 anni che aveva indignato familiari, amici e cittadini.
Massimiliano Santaiti, il legale della famiglia Insidioso Monda, ha replicato augurandosi che il ricorso sia valutato alla settima sezione della Cassazione, ossia quella dei ricorsi inammissibili. Sia l’avvocato che il signor Insidioso, del resto, si sono sempre dichiarati ‘fiduciosi nella giustizia e nella Suprema Corte’.
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